L’esterno sinistro brasiliano avrebbe valutato la cessione anticipata prima dell’arrivo di Chivu, ecco come sono andate le cose
Così come sotto il profilo di squadra, nonostante il deludente fallimento nella finale di Champions, anche il cammino personale di Carlos Augusto nella stagione da poco conclusa è stato decisamente positivo.
A parità di numero di presenze rispetto all’anno d’esordio in nerazzurro, 46 in tutte le competizioni, l’esterno mancino brasiliano ha maturato 6 assist e 3 gol.
Questi, se relazionati ai 3 assist e 1 solo gol raccolti nel 2023/2024, certificano un certo grado di maturità, la presa di coscienza e il perfezionamento qualitativo del calciatore. Finito per essere un’ottima alternativa al ruolo di Federico Dimarco, ma anche un jolly difensivo extra, laddove è servito al posto di Alessandro Bastoni.
Quel che tuttavia non avrebbe convinto a pieno Carlos Augusto del proprio impiego è stato il minutaggio sotto la direzione di Simone Inzaghi: 2535 minuti complessivi a fronte dei 2362 minuti della stagione precedente. Un magro aumento, poco significativo, che avrebbe indotto il calciatore a farsi qualche domanda sul futuro e a scoccare l’ora della riflessione profonda.
Carlos Augusto sfiduciato dal vecchio minutaggio, con Chivu ritrova l’entusiasmo
Secondo quanto raccontato da ‘La Gazzetta dello Sport’, fra i desideri di Carlos Augusto c’è sempre stato quello di consolidare il rapporto con la Nazionale e per convincere il nuovo ct, Carlo Ancelotti, ci sarebbe bisogno ben altro di una semplice co-esistenza in un ruolo in cui la titolarità non è propriamente la sua.
Il timore di non poter agguantare una nuova convocazione lo avrebbe quindi indotto a riflettere sulle reali possibilità di addio all’Inter, soprattutto se in panchina fosse rimasto Inzaghi, notoriamente molto ancorato alle proprie idee.
L’uscita di scena del piacentino tuttavia avrebbe giocato un ruolo importantissimo nella scelta del brasiliano. Fresco di convocazione da parte di Cristian Chivu, nuovo allenatore, si sente adesso rinvigorito nello spirito ed energizzato. E almeno in apparenza, qualsiasi pensiero infelice sulla sua posizione nelle gerarchie di squadra sarebbe stato accantonato. Senza neppure incorrere all’aiuto del proprio entourage per la ricerca di nuove destinazioni.
Al di là della mera partecipazione al Mondiale, si presume che l’ex Monza verrà abbondantemente impiegato anche nell’intera fase pre-campionato. Così da dimostrare a Chivu di poter meritare ben altre situazioni di gioco, che non riguardino soltanto i secondi tempi come sostituto oppure partite contro squadre di piccolo calibro.