L’allenatore nerazzurro non vuole sentir parlare di qualificazione certa e non vuole che la squadra pensi al tabellone
I nerazzurri sono messi bene, ma la sfida contro il River Plate potrebbe rivelarsi comunque decisiva. I tifosi hanno già studiato tutte le combinazioni possibili per il passaggio. Se l’Inter dovesse vincere contro il River Plate, passerebbe come prima del girone. Pareggiando con qualsiasi risultato, parrebbe lo stesso, ma il primo posta sarebbe in bilico.
Con 0-0 contro gli argentini, i nerazzurri passerebbero come secondi. Con l’1-1 o un pareggio con più goal, l’Inter sarebbe comunque prima. E ciò grazie al maggior numero di reti segnate negli scontri diretti in caso di arrivo a tre con Monterrey.
Dovesse perdere, l’Inter potrebbe comunque passare come seconda. Ma solo a patto che il Monterrey non vinca contro l’Urawa Red Diamonds. Se invece l’Inter dovesse perdere contro il River Plate e il Monterrey dovesse vince, com’è probabile, contro l’Urawa, ad andare avanti sarebbero i messicani e gli argentini.
Ma, come anticipato, Chivu non vuole che i suoi giocatori guardino alle combinazioni e facciano calcoli. Bisogna vincere, in ogni caso. Anche se vincendo l’Inter affronterebbe la seconda del Gruppo F agli ottavi, dove non c’è una favorita: Borussia Dortmund e Fluminense sono a pari punti a 4 punti.
Chivu potrebbe riproporre i due trequartisti, anche se sembra più propenso a schierare dal 1′ Pio Esposito e quindi proporre un classico 3-5-2. Sommer in porta, Darmian, Acerbi e Bastoni dietro; Dumfries a destra, Dimarco a sinistra; Barella, Asllani e Mkhitaryan a centrocampo; Francesco Pio Esposito e Lautaro davanti. Dumfries è recuperato ma partirà dalla panchina.
Il River potrebbe disporsi a specchio. Con Armani in porta. Martinez Quarta, Pezzella e Diaz in difesa. A centrocampo: Montiel, Fernández, Kranevitter, Meza, Acuna. In attacco il baby prodigio Mastantuono e l’ex nerazzurro Colidio.
Chivu contro il Patto di Seattle
Intanto, in Argentina si parla già di biscotto. Un pareggio dal 2-2 in su garantirebbe la qualificazione a entrambe le squadre, con l’eliminazione dei rivali del Monterrey, anche nel caso in cui i messicani dovessero vincere contro i giapponesi. L’altro giorno, uno youtuber argentino, tifoso sfegatato del River, si è presentato fuori dall’hotel dell’Inter a Seattle, per provocare gli interisti. Il tipo è il responsabile del canale Un Metro Adelantado, seguitissimo in Argentina.
Il tizio ha proposto ai giocatori e ai dirigenti nerazzurri un bel biscotto, parlando di “Patto di Seattle”. Mentre chiedeva autografi a giocatori e dirigenti ha mostrato un foglio: un fac-simile di un contratto per l’accordo.
Qualcuno l’ha presa bene, come per esempio Thuram e Frattesi. Anche Marotta e Zanetti hanno sorriso e firmato per gioco il contratto proposto dallo youtuber. Cristian Chivu, invece, ha reagito con stizza. Dopo la proposta del biscotto, ha lasciato la scena senza firmare né commentare.
“Patto di Seattle” e ‘biscotto’ tra Inter e River… Chivu non firma e se ne va infastidito ✍️❌ 😅
📽️@metroadelantado pic.twitter.com/VIyQtUZ8hO
— Interlive (@interliveit) June 25, 2025
In conferenza stampa, Chivu non ha parlato dell’episodio, ma ha ribadito con forza la propria intenzione di affrontare l’impegno con grande serietà. E ha proposto anche un’altra dieta. Niente biscotto. Meglio altro… “A volte bisogna anche mangiare e masticare la m…”, ha detto il nuovo tecnico nerazzurro, parlando delle difficoltà che stanno affrontando i nerazzurri.
“Sono quello che sono“, Chivu detta la nuova linea
Poi, paradossalmente, il tecnico ha parlato di un clima disteso, spiegando che la squadra è tranquilla e che lui invita tutti a fregarsene delle cose che scrivono i giornali.
Qualcuno ha dunque notato una lieve stonatura: il più nervoso di tutti è apparso proprio colui che predica calma. Ma Chivu è fatto così. Una questione caratteriale. Sembra un tipo tranquillo, ma l’indole è da duro. E lui stesso lo ha ammesso.
Intervistato da SportMediaset, l’ex Parma ha detto che non gli interessa piacere ai giocatori o di risultare simpatico. “Io sono quello che sono. So cosa sono e cosa posso dare. Cercherò di dare il massimo, di avere un tocco di sensibilità, di capire determinati momenti e capire anche quando dovrò essere più duro. Sono schietto e sincero. Da sempre dico quello che penso a chiunque io abbia di fronte“.