Da mediano illuminato a comparsa silenziosa. A Milano si spiegano a fatica il crollo dell’ex stella del Napoli. Lo stesso in Polonia
Era sul podio della Serie A per azioni da goal costruite e, in scioltezza, raggiungeva la doppia cifra tra goal e assist, con una media voto ottima. Il polacco giocava con grande libertà e personalità. Dava visione e tempi perfetti al Napoli di Spalletti. Già l’anno seguente, ha cominciato a esprimere grande discontinuità. Colpa delle frizioni con De Laurentiis, dicevano i tifosi azzurri…
L’idea, o la speranza, era che avesse la testa già all’Inter. In realtà, i segnali di declino erano già evidenti. Non sentendosi più importante al Napoli, Piotr Zielinski ha passato la sua ultima stagione in azzurro a giochicchiare, deludendo sotto molti punti di vista. E, all’Inter, anche per via di alcuni fastidiosi infortuni, ha fatto anche peggio.
E così il club nerazzurro si è messo sul groppone un altro giocatore dall’ingaggio elevato e dal rendimento basso. Uno che non può più essere considerato come un’alternativa valida né come jolly da buttare dentro in situazioni disperate. Il suo talento non può essere sparito. Quindi due sono le possibilità. O si trova malissimo nel contesto attuale. O ha dato tutto nell’anno del terzo Scudetto del Napoli e da quel momento è scoppiato, fisicamente e mentalmente.
Incostante lo è sempre stato. Ora, invece, è costante nella mediocrità. O, peggio ancora, nell’assenza. Ha delle giustificazioni cui appellarsi. I già citati infortuni. Lo schema inzaghiano che ha penalizzato la sua capacità di esprimere un gioco fluido e la consapevolezza di non essere al centro del progetto. Con Chivu potrebbe cambiare qualcosa?
Sì, il nuovo allenatore potrebbe rendere l’Inter un po’ meno verticale, e ciò potrebbe dare a Zielinski maggiore possibilità e voglia di esprimersi. Ma è difficile recuperarlo. Anche in Polonia faticano a riconoscerlo. Sembra che non abbia voglia. E in tanti oggi lo criticano apertamente. Non solo per le sue prestazioni con la maglia della Nazionale ma anche per il suo atteggiamento come leader della squadra.
Polemiche contro Zielinski
Si torna per esempio a parlare di un episodio che vide coinvolti due giocatori che oggi militano nell’Inter. Cioè Piotr Zielinski e Nicola Zalewski. I fatti risalgono all’anno scorso, e più precisamente allo scorso novembre, quando dopo una pesante sconfitta per 5-1 patita contro il Portogallo nella gara valida per la Nations League l’ex Napoli e l’ex Roma si misero in posa insieme a Cristiano Ronaldo per scattarsi una bella foto ricordo.
I tifosi polacchi la presero malissimo. E c’è chi, ancora oggi, ricorda quel gesto. Per esempio, l’ex nazionale polacco Tomasz Iwan, che ai microfoni del canale Meczyki ha scelto quell’episodio come un sintomo chiaro dell’attuale crisi della rappresentativa del Paese.
“L’ho trovata imbarazzante, anche se apprezzo molto Piotr. Non avrebbe dovuto farlo, soprattutto dopo quello che abbiamo visto in campo. C’è stato un tonfo. Dopo una cosa del genere, bisogna davvero tenere la testa bassa e salire sull’autobus il più velocemente possibile. E sorridere e farsi una foto con Ronaldo davanti alle telecamere non è appropriato“.
L’ex centrocampista ha spiegato di non essere riuscito a comprendere appieno l’atteggiamento di Zielinski: “Ricordo quando abbiamo giocato contro l’Inghilterra, ero così arrabbiato che avrei volentieri dato una gomitata a David Beckham, piuttosto che farmi una foto con lui. Non riesco a immaginare niente del genere. Dopo aver perso una partita, deve esserci quella rabbia sportiva. Invece, sembrava persino comico che la nazionale facesse la fila come raccattapalle solo per farsi una foto con CR7“.