Il parere positivo dell’ex centrocampista ha convinto il direttore sportivo dell’Inter prima della chiusura di una recente operazione
Negli ultimi anni l’Inter non ha mai fatto leva sulle sue sole forze quando c’era da seguire qualcuno sul mercato. Fitta è infatti la rete di osservatori sparsi in giro per il mondo che si avvalgono delle proprie capacità per scovare talenti di qualità.
Capita spesso in Argentina, un territorio che ha spesso regalato ai tifosi nerazzurri parecchi fuoriclasse. Ma anche in Europa, con la medesima strategia, l’Inter ha monitorato le prestazioni di parecchi calciatori di prospettiva che sarebbero potuti tornare utile al progetto di Cristian Chivu.
Uno di questi, Petar Sucic, è stato persino prenotato mesi addietro e prelevato in via ufficiale qualche settimana fa, rappresentando di fatto il primo acquisto della sessione estiva dei nerazzurri.
Ad aver giocato un ruolo cruciale per la buona riuscita dell’operazione di trasferimento del cartellino del croato dalla Dinamo Zagabria sarebbe stato il parere particolarmente positivo dell’ex centrocampista nerazzurro nonché suo connazionale, Mateo Kovacic.
Kovacic-Ausilio, chiacchierata decisiva per Sucic: “Mi ha chiesto come fosse”
L’attuale calciatore del Manchester City ha infatti raccontato ai microfoni del portale locale ‘Sportske Novosti’ di aver chiacchierato con il direttore sportivo dell’Inter, Piero Ausilio. Il quale, incuriosito dalle qualità di Sucic, ne voleva effettivamente conferma.
“Petar merita ogni bene. Non ho parlato di Inter con lui, ma è l’Inter che ha parlato di lui con me. Ausilio mi ha chiesto che tipo fosse, il suo carattere. Gli ho risposto soltanto con le cose migliori”, ha raccontato Kovacic in prima battuta.
“Ha talento ma saranno proprio la sua attitudine e il suo comportamento a lanciarlo in carriera”, ha infine ammesso tessendo le lodi del suo connazionale.
Sucic ha fatto il suo esordio in maglia nerazzurra nel corso della breve parentesi dell’Inter al Mondiale per Club, raccogliendo già parecchi consensi. Verosimilmente dovrebbe tornare utile nelle varie rotazioni a centrocampo che Chivu sarà costretto ad attuare in stagione fra campionato e coppe, sia in qualità di mezz’ala offensiva che come palleggiatore più arretrato.
Ogni ulteriore riserva sul suo impiego verrà comunque sciolta nel momento in cui l’Inter definirà la posizione di Hakan Calhanoglu, risultante ancora proiettato verso il Galatasaray.