Milan 2.0

Con una differenza sostanziale

Siamo stati lungimiranti, in realtà bastava non avere i prosciutti davanti agli occhi, i fatti ci hanno dato ragione. Marotta sarà pure Presidente nonché piccolo azionista (il 2% vale però tanti milioni), ma il suo peso specifico all’interno dell’Inter si è ridotto sensibilmente rispetto alla gestione Zhang Steven.

Copertina con tutti gli acquisti Inter del calciomercato estivo
Inter, un mercato formato Milan 2.0 – Interlive.it

Se prima era lui a dettare la linea, pur tra mille difficoltà e paletti, oggi (che vuol dire da un anno a questa parte) la subisce. È la linea di Oaktree da lui e Ausilio seguita alla lettera, basta vedere gli acquisti di questo calciomercato estivo. Sbandata Lookman a parte, sono stati presi tutti giocatori giovani e rivendibili, giocatori da far crescere e dunque non pronti subito, con un esborso non superiore ai 25 milioni e ingaggi relativamente bassi per una vice campione d’Europa.

In buona sostanza un mercato da Milan 2.0 che non ci meraviglia, considerato che anche l’Inter appartiene a un fondo. Nessun degli acquisti fatti, incluso l’ultimo Diouf, è in partenza un titolare, tuttavia non c’è dubbio sul fatto che la rosa sia stata resa più profonda: migliorato soprattutto l’attacco, Bonny è un innesto interessante e la conferma di Pio Esposito una mossa saggia.

Se basterà per lo Scudetto lo vedremo, l’incognita rimane Chivu al netto del rendimento dei cosiddetti vecchi, confermati con tutti i rischi del caso. Come pure la ‘reazione’, alla lunga, alla dramma sportivo della scorsa stagione: non è semplice ripartire dopo un 5-0 in finale di Champions League. Noi avremmo cambiato mezza squadra, mentre l’Inter ha preferito – forse per mancanza di tempo e risorse – confermare la squadra in blocco.

Marotta resta la migliore garanzia per l’Inter

Marotta durante un evento commerciale dell'Inter
Marotta resta la garanzia per i tifosi dell’Inter (LaPresse) – Interlive.it

Tornando a bomba, la presenza di Marotta e Ausilio (le sirene arabe continuano e forse questo è il momento ideale per andare via) rimane comunque la migliore garanzia per un progetto quantomeno ambizioso. Se nessuno dei big è stato ceduto, mentre al Milan ogni estate ne parte uno (questa due, Reijnders e Theo Hernandez), il merito è anche di Presidente e Ds oltre che di un mercato che per fortuna non ha ingolosito nessuno di loro. L’aspetto sportivo è ancora in qualche modo prevalente su quello squisitamente finanziario.

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