Inter-Torino, Chivu: “Lavoriamo con la giusta mentalità. Mercato? Preferiamo qualità alla quantità”

Le parole del tecnico alla vigilia del match valevole per la prima giornata di Serie A

Il Torino di Baroni sarà il primo avversario ufficiale della nuova stagione dell’Inter. Alla vigilia del match coi granata, in programma allo stadio ‘Meazza’, parla il tecnico nerazzurro Cristian Chivu.

Chivu in conferenza stampa
DIRETTA Inter-Torino, conferenza stampa Chivu LIVE (LaPresse) – Interlive.it

PRECAMPIONATO – “In queste quattro settimane siamo stati in grado di fare molti progressi ma siamo ancora un cantiere aperto. Vogliamo ancora migliorare sotto ogni aspetto, sia individuale che collettivo. Siamo pronti per iniziare”

INIZIO CAMPIONATO E MERCATO APERTO – “Quel che pensiamo noi allenatori conta poco rispetto a quel che decidono FIFA e UEFA. Chiaro che tutti vorremmo esser sereni e avere tutto a posto prima dell’inizio del campionato, ma fare l’allenatore comporta anche gestire tutte le situazioni. Non possiamo decidere noi. Sarebbe meglio iniziare una stagione con l’organico al completo, ma fa parte del gioco non sapere ancora bene chi viene e chi parte. Bisogna saper prevedere tutte queste incognite”

TIMORI – “Non temiamo nulla, anche perché abbiamo lavorato bene e tanto. Ovvio che non si può controllare tutto. Si cerca di fare del proprio meglio per raggiungere l’obiettivo di volta in volta. La mentalità fa la differenza, perché sei consapevole dei passi che devi compiere. La prima partita è sempre la più importante”

EMOZIONI CHIVU – “Sono orgoglioso di essere l’allenatore dell’Inter e sono sereno. Ho imparato una cosa: quando investi tempo ed energie nel tentativo di riuscire in qualcosa, le cose diventano più semplici. Finalmente abbiamo la chance di iniziare la nuova stagione con la giusta motivazione. Poi parlerà il campo”

MERCATO – “Con la società condividiamo gli stessi pensieri, conosciamo il mercato oggi. Abbiamo mantenuto la stessa linea operativa finora, come nel caso di investimenti sui giovani perché fanno crescere il valore della rosa. Preferiamo la qualità piuttosto che la quantità. Far entrare le promesse in un contesto simile, quando accompagnati da giocatori di esperienza, è facile. Credo sia un mix perfetto”

TORINO – “Hanno investito bene pur lasciando la stessa struttura, ma con un allenatore diverso. Lui porta i suoi principi e gode della mia stima per quanto fatto in passato. Mi aspetto un Torino che verrà a misurarsi contro una squadra che probabilmente appare più forte sulla carta. Squadra ostica e di struttura, che sa giocare”

SCUOLA ITALIANA O NO? – “Sono arrivato in Italia nel 2003 e il mio percorso calcistico è maturato qui, senza perder di vista quelli che sono stati i miei primi anni nel calcio europeo moderno. Non voglio denigrare nessuna scuola, perché nel calcio non esiste una singola metodologia. Credo di essere lo specchio di un approccio misto al calcio e bisogna accettare il fatto che esistano tante idee, sensibilità diverse. Fare l’allenatore è un’arte, per molti forse sono ancora inesperto: l’esperienze della vita però mi fanno vedere le cose a modo mio. Non esistono regole, esiste il tempo che fa maturare. Nell’Inter però gli standard sono elevati e bisogna raggiungere da subito tutti gli obiettivi”

EFFETTO SAN SIRO – “Tutto ciò che potrebbe accadere attorno non influisce sui miei calciatori, ma la squadra ha bisogno di esser sostenuta sempre dai suoi tifosi. La passione conta molto. Spero che la situazione con la tifoseria si sistemi presto, abbiamo bisogno di tutti”

CAMBIO STRATEGIA MERCATO – “Abbiamo individuato calciatori di qualità che non siamo riusciti a portare in squadra, non per colpa nostra. Ne abbiamo presi altri e saranno loro ad alzare il livello della squadra”

Fine della diretta testuale della conferenza stampa 

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