Il cambio di allenatore con l’arrivo di Chivu in panchina potrebbe avere ripercussioni sul mercato. C’è un precedente molto recente
Tra la fine di maggio e l’inizio di giugno, l’Inter ha vissuto dei giorni davvero pazzeschi. Dapprima la finale di Champions League persa con un netto 5-0 a Monaco di Baviera contro il Paris Saint-Germain. Poi la decisione di Simone Inzaghi di lasciare la panchina nerazzurra – mentre il presidente Marotta gli offriva il rinnovo di contratto – per trasferirsi in Arabia Saudita e accettare la ricchissima offerta dell’Al Hilal, formazione con cui ha disputato il Mondiale per Club.

Alla rassegna iridata negli Stati Uniti, quindi, l’Inter si è presentata già con il nuovo allenatore. La scelta è ricaduta su Cristian Chivu, reduce dalla salvezza con il Parma, dove è subentrato a Pecchia a campionato in corso. Con lui anche i primi due nuovi acquisti Sucic e Luis Henrique, presi sfruttando la nuova sessione di mercato introdotta dalla Fifa. Le cose non sono andate benissimo: eliminazione agli ottavi di finale ad opera del Fluminense ed il botta e risposta a distanza tra Lautaro Martinez e Calhanoglu.
Inter, Palomba su Luis Henrique: “Attenzione ad un caso Zalewski bis”
Tra i nuovi arrivi, quello che sta destando più perplessità è Luis Henrique, acquistato dal Marsiglia. Del tema ha parlato anche Gautier Palomba: “Il suo caso è davvero alquanto insolito. Dobbiamo innanzitutto ricordare il contesto del suo arrivo a Milano: è un giocatore voluto da Inzaghi, ma nel frattempo c’è stato un ribaltone in panchina. Resta da vedere se Chivu gli darà la stessa fiducia: il caso Zalewski potrebbe essere un monito“. Anche il polacco era stato voluto a gennaio dal tecnico piacentino e pochi giorni fa è stato ceduto all’Atalanta.

“Quello fatto su Luis Henrique è un investimento importante per un giocatore non titolare: all’OM ha avuto sei mesi molto buoni, ma anche diverse stagioni deludenti – prosegue il commentato sportivo francese – Le sue qualità, tuttavia, portano nuove soluzioni all’Inter, soprattutto in termini di percussioni e profondità, due aspetti che mancavano ai nerazzurri, una delle squadre con meno dribbling in Europa la scorsa stagione. La domanda ora è se può alzare il suo livello e migliorare, specie in fase difensiva, che in Italia è fondamentale”.
“I suoi debutti sono stati piuttosto timidi, e questo era uno dei timori che si nutrivano intorno a lui: una certa mancanza di personalità – spiega Palomba sul suo account YouTube – Il suo adattamento la dirà lunga, ma dovrà migliorare rapidamente le sue prestazioni per affermarsi come un giocatore affidabile ai massimi livelli. Con le tante partite da giocare nelle diverse competizioni a cui partecipa l’Inter, ci sarà bisogno di tutti, anche di Luis Henrique”.