Samuel Eto’o aveva previsto tutto: il bomber camerunense anticipò la vittoria della Champions League il giorno della firma del contratto
L’Inter ha scritto la storia nel 2010 con la conquista di un Triplete che è stato inaspettato e incredibile per i nerazzurri. In quella stagione, lo sapete bene, la squadra di José Mourinho ha vinto tutto e nelle ultime stagioni abbiamo capito quanto sia difficile ripetersi anche solo in finale della massima competizione europea.

Ovviamente l’esperienza e le declinazioni tecniche dei calciatori fanno la differenza e quell’anno l’aura di Samuel Eto’o è stata assolutamente decisiva. Lo scambio con il Barcellona e l’addio di Zlatan Ibrahimovic si sono rivelati un affare incredibile per Moratti, che solo pochi mesi dopo avrebbe eliminato proprio i blaugrana per poi alzare al cielo la coppa dalle grandi orecchie.
A settembre l’avrebbero detto davvero in pochi che l’Inter sarebbe riuscita a portare a termine una cavalcata del genere, Eto’o non ha mai davvero avuto dubbi sul fatto che fosse possibile e l’aveva detto a chiare lettere già prima dell’inizio della stagione, precisamente subito dopo la firma del contratto.
Le parole di Eto’o alla firma con l’Inter: “Sono qui per la Champions”
Con il senno di poi dichiarazioni che possono sembrare di circostanza acquisiscono tutt’altro significato. In occasione della sua presentazione al popolo nerazzurro, Eto’o aveva esposto chiaramente le sue intenzioni: “Credo che la Champions League sia una delle cose che mi hanno motivato a venire all’Inter… Sono qua per dare anche questa gioia“.
Sembra quasi superfluo commentare che ce l’ha fatta ed è stato un successo impressionante a livello personale e per tutto il mondo Inter. Oggi vengono i brividi nel leggere certe parole e non sono state le uniche arrivate quello stesso giorno.
“Vincere una Champions con l’Inter sarebbe come quando l’abbiamo vinta la prima volta col Barça. Un ottimo motivo per impegnarsi, sarà una sfida avvincente”, e che il centravanti ha vinto in pieno. Quell’anno si allargò come esterno, in altri match quasi da terzino.
Insomma, era disposto a fare tutto pur di portare a termine un successo così pesante e identitario. Oggi non resta che il ricordo e la gratitudine da parte dei tifosi per quelle notti indimenticabili, che oggi restano scolpite in bacheca. Come certe previsioni vincenti.