L’Inter sembra aver scelto di non investire subito il proprio tesoretto: le motivazioni che rimandano il colpo in difesa
Il mantra, che ha fatto compagnia ai tifosi nerazzurri per tutto luglio, suona oggi inattuale e triste. “L’Inter vuol prendere Lookman e Leoni; l’uno non esclude l’altro“… A fine agosto, salvo clamorose sorprese dell’ultima ora, il club nerazzurro non ha chiuso né un nuovo attaccante né un difensore.
L’urgenza si avverte soprattutto in difesa. Acerbi e de Vrij possono essere considerati giocatori anziani e dunque poco affidabili dal punto di vista fisico. Nello sciagurato caso di un infortunio o di una noia muscolare, sarebbe difficile vederli recuperare in tempi brevi.
L’uscita di Zalewski impone poi l’impiego di Carlos Augusto come alternativa a Federico Dimarco sulla sinistra, lasciando un evidente buco per la posizione di riserva di Bastoni. Affidarsi a Palacios, che la scorsa stagione ha fatto panchina anche al Monza, sembra una soluzione horror. C’è poi l’incognita Pavard: il francese ha deciso di rimanere a Milano o vuole andarsene?
Nonostante tutti questi dubbi, Beppe Marotta ha lasciato intendere che il mercato in entrata dell’Inter sia praticamente chiuso. Dopo aver abbandonato la pista Lookman, era parso che il club nerazzurro fosse pronto a spendere una quarantina di milioni per prendere un centrocampista gradito a Chivu e un centrale difensivo. Poi, prima di Inter-Toro, Beppe Marotta ha spiazzato tutti. “Per ora non siamo alla ricerca di un difensore”, ha dichiarato il presidente.
Probabilmente, la dirigenza si è bloccata di fronte ai costi eccessivi dei profili più graditi e alla mancata uscita di Pavard. Leoni piaceva sul serio, ma spendere 35 milioni per un diciottenne non è sembrata una scelta troppo saggia. Con De Winter, ha pesato la paura di una spesa eccessiva per un giovane promettente ma non ancora affermato. E non è dato sapere se ci sia mai stato un tentativo concreto per Solet, Upamecano o Kim.
Manca il difensore: colpo rimandato a gennaio?
Sì, i prezzi sembrano essere saliti alle stelle. Ma i nerazzurri hanno scelto anche di non concludere affari che sembravano meno onerosi. Si era per esempio parlato di Yusuf Akcicek del Fenerbahce, e anche in questo caso la richiesta di 19 milioni ha fatto subito raffreddare l’interesse di Ausilio e Marotta. Il ds nerazzurro avrà poi di certo provato a chiamare il City per il vecchio pallino Manuel Akanji, ma l’età e l’ingaggio del giocatore potrebbero aver messo in allarme Oaktree.
Possiamo immaginare che il tecnico Cristian Chivu non sia pienamente soddisfatto. Dopo Diouf, avrebbe gradito un rinforzo anche in difesa. E, invece, dovrà fare di necessità virtù, affidandosi agli uomini a disposizione.
Magari, il difensore che manca potrebbe arrivare a gennaio. Ma sarà comunque complicato trovare un profilo veloce e versatile, da poter schierare magari sia al centro che sul centro-sinitra. Molto dipenderà dalle occasioni di mercato. Ma, laddove non dovessero quindi esserci sorprese nelle ore conclusive del calciomercato estivo, è già possibile prevedere uno sforzo in entrata rimandato all’inverno. Un piano che asseconda un atteggiamento più prudente da parte della società.
Ecco i motivi che potrebbero spingere il club a ritardare l’acquisto del difensore:
- Chivu avrà bisogno di tempo per valutare bene la rosa sul campo. L’allenatore dovrà anche misurare le motivazioni dei suoi calciatori
- A giugno 2026 diversi big si avvicineranno alla scadenza, e lì si dovrà intervenire per forza e serviranno soldi: verosimilmente, lo spazio nel costo squadra può essere utilizzato per i rinnovi
- Con una rosa più ridotta, la dirigenza potrebbe anche puntare a una valorizzazione di tutti i calciatori a disposizione. Tutti dovrebbero aver garanzia di spazio…
- Chivu è un allenatore aperto all’utilizzo di giovani. Non si esclude quindi la possibile valorizzazione di talenti dell’U23
Bisogna però sperare che il reparto arretrato regga bene. Se la stagione dovesse mettere in evidenza problemi in difesa, le critiche alla dirigenza e alla proprietà potrebbero farsi più accese.
Neanche un prestito?
L’Inter ha provato a prendere Solet in prestito con diritto di riscatto. Facendo uscire o volendo far uscire Palacios, sembra infatti urgente avere in rosa un altro centrale, magari con caratteristiche diverse da quelli già presenti in squadra. Il francese ha già dimostrato di essere forte, veloce e tatticamente preparato. Spendere per prenderlo non sarebbe stato sbagliato…
L’unico approccio, però, è stato sotto forma di prestito. E l’Udinese, ovviamente, ha declinato la proposta nerazzurra… Magari l’Inter potrebbe provarci per qualche altro profilo simile, sempre in prestito? E chi? L’Inter, quest’anno, aveva i soldi per chiudere un colpo importante. Solet sarebbe potuto essere un buon acquisto. Un degno erede per Acerbi.
C’era chi si aspettava un grande trequartista. E invece niente. A gennaio sarà più facile operare? Per ora, la situazione appare alquanto nebulosa. E sembra che la dirigenza e Chivu siano ormai d’accordo sulla decisione di non aggiungere alla rosa un semplice tappabuchi. Si rischierà, affidandosi ancora ai vecchietti, almeno fino a gennaio.