L’Atalanta non retrocede di un millimetro sul caso legato a Ademola Lookman: dispetto all’Inter, via a gennaio a metà prezzo
La telenovela dell’estate è stata sicuramente quella relativa l’attaccante nigeriano dell’Inter e la sensazione è che la querelle relativa la seconda punta non sia finita qui, anzi ripartirà con nuove stagioni nel prossimo futuro. Proprio in queste ore, l’Atalanta sta reintegrando il ragazzo in gruppo dopo più di un mese di allenamenti in solitaria, fughe e armadietti svuotati.

Un segnale forte era già arrivato inserendo il calciatore nella lista per la prossima Champions League. Ora è il momento di tornare a disposizione anche in Serie A. L’obiettivo della Dea è chiaro, a questo punto: non perdere un calciatore essenziale, se non per offerte indecenti, e dopo gli addii di Gasperini e Retegui.
In futuro se ne riparlerà, magari anche a gennaio, anche perché – da quanto ci risulta – la volontà del calciatore non è mai davvero cambiata e non lo farà neanche nei prossimi giorni. Dal suo punto di vista e da quello del suo entourage, la promessa c’era e doveva essere rispettata, ma l’Atalanta ha sempre ribadito che si trattava di un accordo per l’estero. Punti di vista e pugni sbattuti sul tavolo che hanno condizionato il calciomercato, soprattutto dell’Inter.
Dall’Inghilterra sicuri: Lookman può andare al Tottenham a metà prezzo
Il caso ha fatto discutere in tutt’Europa e anche in Inghilterra se n’è parlato tanto, dato che il Tottenham è andato alla carica negli ultimi giorni di mercato. Gli Spurs si sono mossi per un prestito che è stato subito rifiutato, ma le cose potrebbero cambiare da qui a gennaio.
Infatti, secondo quanto riporta il portale ‘Sports Boom’, il profilo di Lookman convince tutti a Londra ed è pronto un altro assalto, stavolta più concreto, a gennaio. Ciò che stupisce sono le cifre dell’eventuale operazione, visto che il calciatore sarebbe vicino al trasferimento per soli 23 milioni di euro totali.
Si tratterebbe dell’esatta metà rispetto a quanto ha offerto l’Inter in estate, per cui sicuramente sarebbe una perdita di incasso importante per la Dea. La priorità, però, a questo punto, sarebbe non cedere il calciatore in Italia e ai nerazzurri, dimostrando di avere maggiore potere decisionale sui tesserati rispetto a quanto accaduto a Koopmeiners. Alla faccia dei rapporti splendidi con la dirigenza dell’Inter.