Chivu non ha preso per nulla bene quanto accaduto in Juve-Inter: l’allenatore era furioso nello spogliatoio, ecco cosa ha fatto
Alla vigilia c’erano tutti i presupposti affinché si potesse assistere a una partita scintillante. E così è stato. Dopo il 4-4 maturato nel derby d’Italia della passata stagione, Juventus e Inter non si sono risparmiate neanche nella terza giornata del girone d’andata di questo campionato di Serie A.
Il risultato di 4-3, seppur oscillante nell’arco dei novanta minuti di gioco, ha infine sorriso alla formazione bianconera di Igor Tudor, che adesso stacca la rivale nerazzurra in classifica con un vantaggio di ben sei punti.
Per molti si tratta di un distacco già insormontabile, visto l’andamento tendente al negativo della squadra di Cristian Chivu. Ciononostante, l’Inter è pur sempre l’Inter. Un gruppo rodato, impreziosito con pochi ma buoni innesti, figli dell’operato della dirigenza nelle settimane di mercato passate.
Su un paio di aspetti, però, l’ex Parma ha ancora da lavorare. Attenzione difensiva, cali di concentrazione e mancanza di cattiveria. Aspetti che lui stesso ha voluto rimarcare a più riprese. E l’ha fatto sia nei momenti chiave della partita che nello spogliatoio alla fine della stessa.
Inter poco lucida e Chivu ribalta lo spogliatoio
Le troppe occasioni concesse alla Juventus non hanno lasciato Chivu indifferente. In due circostanze i nerazzurri sono passati in svantaggio con le reti di Lloyd Kelly e Kenan Yildiz. E le continue strigliate ai suoi hanno generato una reazione che ha riportato in pari il punteggio grazie al bis di Hakan Calhanoglu.
“Siamo andati sotto due volte e due volte l’abbiamo ribaltata”, ha dichiarato nel post-partita. Questo non è bastato a far sì che di gol ne arrivassero altri. “Non siamo stati abbastanza lucidi, ma non mi voglio concentrare sulle prestazioni dei singoli”, ha poi aggiunto.
L’atteggiamento generale, spesso passivo e non aggressivo, ha indotto Chivu a discutere coi suoi sul finale delle cose che non hanno funzionato, ma dalle quali bisognerà ripartire con una certa celerità. Non per tenersi salvo il posto in panchina, tutt’altro che a rischio secondo le previsioni dirigenziali, quanto piuttosto per dare continuità all’operato di quell’Inter vincente accuratamente gestita dal suo predecessore.
Nello spogliatoio Chivu si è fatto, dunque, sentire con termini piuttosto duri per svegliare la squadra. I minuti finali hanno lasciato il segno nello spogliatoio, da cui ci riferiscono un allenatore molto arrabbiato per la gestione del risultato. Troppa superficialità, il caso Thuram, musi lunghi e risatine: non se ne può più.
Metabolizzare il risultato con la giusta maturità è comunque un passaggio essenziale per l’allenatore. Testa alla prossima contro l’Ajax all’esordio in Champions, poi tocca al Sassuolo.