Inter e Juve, due pesi e due misure: il regolamento (non) è uguale per tutti

Tante polemiche nel week end di Serie A, con Tudor che attacca gli arbitri dopo il pareggio di Verona. E la narrazione gli dà ragione

L’Inter batte il Sassuolo e prova a rimontare in classifica dopo il pessimo avvio con due sconfitte nelle prime tre giornate. Rosicchiati due punti alla Juventus, che non è riuscita ad andare oltre il pareggio nella trasferta di Verona. Una gara caratterizzata dalle polemiche post partita di Igor Tudor per l’arbitraggio di Rapuano e gli interventi del Var Aureliano.

Inter-Juve, da Dumfries a Joao Mario: due pesi e due narrazioni
Rapuano al Var per il fallo di mano di Joao Mario (foto Ansa) – Interlive.it

Il tecnico della Juve ha urlato allo scandalo, parlando di “arbitraggio vergognoso” per la mancata espulsione di Orban e per il rigore concesso ai veneti che ha portato all’1-1. Penalty fischiato per un netto tocco di mano in area da parte di Joao Mario. Braccio fuori dalla figura che aumenta il volume del corpo: on field review e inevitabile massima punizione.

Proteste bianconere sposate da gran parte dei moviolisti di tv e giornali, che considerano troppo generoso il rigore per i gialloblu. Il motivo? Il pallone inaspettato. Una tesi sconfessata persino dal designatore Rocchi, visto che il pallone arriva da lontano e Nelson non lo tocca, non cambiandone la traiettoria.

Dumfries sì e Joao Mario no: come vengono raccontati i rigori

Un rigore per molti versi simile a quello dato lo stesso sabato al Bologna contro il Genoa. Stavolta sì pallone inaspettato visto che finisce sul braccio di Valentin Carboni dopo essere stato colpito dal compagno di squadra Ekuban.

Inter-Juve, da Dumfries a Joao Mario: due pesi e due narrazioni
Dumfries in Inter-Udinese (foto Ansa) – Interlive.it

Chi punta sulla totale involontarietà del tocco di Joao Mario, dimentica che di certo ancora più involontario era stato quello di Dumfries in Inter-Udinese. Il terzino destro olandese era addirittura girato di spalle sul colpo di testa ravvicinato di Bertola. In quel caso tutti d’accordo a dire che il penalty era netto. Due pesi e due narrazioni.

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