La squadra ha incassato 7 gol nelle prime 4 di campionato. Il precedente del 2020/2021
Col Sassuolo è andata bene. L’Inter ha sì creato e sprecato tanto, ma anche rischiato di farsi rimontare nei minuti finali. La squadra di Chivu ha dato di nuovo quella sensazione di vulnerabilità che mette duramente alla prova gli interisti dal cuore debole.
Una vulnerabilità comunque certificata dai fatti, anzi dai numeri numeri: 7 gol subiti nelle prime quattro giornate di Serie A. Inquietante che allo stato attuale abbia la diciottesima difesa del campionato per reti incassate: ha subito meno persino il Pisa penultimo in classifica.

L’Inter ha subito gol anche a difesa schierata, emblema di poca concentrazione e di una deficitaria organizzazione difensiva. Ci sono poi delle carenze, fisiche e tecniche, nei singoli (ma finalmente è arrivato un difensore veloce, Akanji), senza dimenticare che ai difensori è venuto a mancare – ma questo già l’anno scorso – protezione dalla linea mediana. Per questo Chivu avrebbe voluto un Kone, che però a nostro avviso non sarebbe bastato per prendere meno gol.
Inutile girarci intorno, una possibile svolta sul piano difensivo può arrivare solamente qualora lo stesso Chivu decidesse di abbassare il baricentro della squadra. La pressione molto offensiva che attua la sua Inter, bisogna dire non sempre così ben coordinata, fa sì che l’Inter si scopra troppo dietro costringendo i difensori a scontrarsi con gli avversari in spazi più ampi, dove emergono maggiormente i difetti dei singoli.
Anche l’eccessivo possesso palla, l’Inter ha la percentuale più alta (61,7%) di tutta la Serie A, con Chivu che però continua a volere e a chiedere maggiore verticalità e meno fraseggio edonistico, rende più vulnerabile la squadra. Una volta persa palla, la squadra è quasi sempre scoperta, o comunque incapace di fare blocco con rapidità. L’azione del 2-1 di Cheddira è rappresentativa.
Primo gol in neroverde per Walid Cheddira 🖤💚#InterSassuolo#ForzaSasol 🖤💚 pic.twitter.com/EiNoZvC6yf
— U.S. Sassuolo (@SassuoloUS) September 22, 2025
I difetti e i limiti (tra questi anche l’assenza di quell’agonismo feroce che hanno contraddistinto l’annata della seconda stella) dei difensori a disposizione, nonché la mancanza di un mediano in grado di dare protezione e allo stesso tempo più equilibrio, sono cose a cui non si può porre rimedio a stagione in corso.
Di conseguenza, per provare a blindare un po’ la propria porta, Chivu ha solo una strada: abbassare il baricentro della squadra, come fece Conte nell’anno terminato con la vittoria del campionato.
Inter, la mossa di Conte nella stagione dello Scudetto

In quella stagione, la 2020/2021, i gol subiti nelle prime 4 furono addirittura 8, seppur avendo avuto come avversari la Fiorentina, la Lazio e il Milan oltre che la neopromossa Benevento. Tra ottobre e novembre, però, Conte tornò a fare Conte, schierando una squadra più bassa e bilanciata. Fu la svolta, quella che servirebbe adesso a Chivu.