Pagato 23 milioni più bonus, finora il brasiliano ha collezionato mezz’ora scarsa
Luis Henrique è il terzo giocatore della rosa dell’Inter meno impiegato fin qui: 29′ in tutto per il brasiliano. Dal calcolo abbiamo tolto sia il terzo portiere Di Gennaro che Palacios, quest’ultimo non considerato da Chivu. Peggio di lui, cioè hanno giocato meno soltanto Darmian (13′) e Diouf: finora il francese, anche lui arrivato nel calciomercato estivo, ha collezionato appena 11 minuti.
Diouf è un caso, o meglio dire un mistero, ma altrettanto si può definire Luis Henrique. Perché ci fu quella urgenza nel prenderlo? Non risulta che Dumfries fosse a un passo dalla cessione, anzi… Una cosa è certa: chiudere l’operazione da 23 e passa milioni prima del 30 giugno ha fatto molto comodo al Marsiglia in termini di bilancio. La loro era sì una necessità.
Non ce n’era bisogno, ma lo ha confermato il Ds dell’OM Mehdi Benatia nell’intervista rilasciata al ‘Corriere dello Sport’. Il marocchino ha sottolineato come lui sia uno che ama parlare vis-à-vis, non nascondendo la verità. In tal senso ha ritirato fuori la questione relativa alla cessione di Luis Henrique, con il quale – sostiene – fu piuttosto chiaro in largo anticipo:
“Lo scorso marzo lo chiami e gli dissi che avrei dovuto cederlo. Sapevo che c’era l’Inter e pure una certa cifra da incassare. Andai al campo, lo presi da parte dopo l’allenamento e gli spiegai tutto: ‘Ti dovrò cedere, ti vogliono, ma tu mi devi portare in Champions. Più giocherai bene, meglio sarà per il Marsiglia e anche per te’. Era impossibile interpretare le mie parole diversamente”.
Luis Henrique, giudizio in sospeso
In effetti Luis Henrique diede il suo prezioso contributo al raggiungimento del secondo posto, valso la qualificazione diretta in Champions per la formazione di De Zerbi. Certo, non sempre le sue prestazioni furono all’altezza della situazione, tanto che più volte venne criticato aspramente dalla stampa marsigliese.
Ad affare chiuso o quasi, quella francese fu sorpresa dalla decisione dell’Inter di investire più di 20 milioni per il suo cartellino: un buon giocatore, ma forse non da grande club. Almeno per ora, anche se è difficile dare già un giudizio definitivo sul classe 2001. Chivu lo ha lanciato subito al Mondiale per Club (154′ in tutto), mentre in questo avvio di stagione lo ha utilizzato col contagocce e sempre nel finale:
- 2 presenze nelle prime 4 giornate;
- 4′ col Torino alla prima;
- 25′ col Sassuolo alla quarta.
Chance dal 1′ a Cagliari?

“A me basta giocare – ha risposto Luis Henrique domenica scorsa, dopo lo spezzone col Sassuolo, alla domanda circa il suo ruolo preferito – Ho lavorato tanto per ottenere questi minuti. Il mister vuole che cerchi l’uno contro uno, e poi mi chiede di andare al cross”.
Chissà che non possa trovare maggior spazio, se non partire addirittura dal primo minuto proprio domani sera, in casa del Cagliari, considerato che il tecnico romeno dovrà fare un po’ di turnover in vista della partita di Champions contro lo Slavia Praga.