L’inizio di stagione è stato quasi identico a quello della passata stagione, la quarta e ultima del piacentino sulla panchina dell’Inter
Il confronto tra Cristian Chivu e Simone Inzaghi era un qualcosa di prevedibile e doveroso, nei limiti del possibile dopo appena 6 giornate di campionato più le 2 di Champions League. A meno che non ci si faccia guidare da mere simpatie o antipatie, sarebbe impossibile fare un reale confronto sull’operato di entrambi.
Il piacentino è stato all’Inter per quattro stagioni, il romeno con quella di ieri, contando il Mondiale per Club, ha toccato quota 12 partite sulla panchina nerazzurra. Praticamente niente, in rapporto alle 216 del collega.

Ci limitiamo, quindi, solo a un confronto numerico e parzialissimo, cioè relativo alle prime 8 di stagione. In tal senso il confronto lo vince Chivu, il quale in 6 giornate ha conquistato 12 punti frutto di 4 vittorie, le ultime tre consecutive. Curioso che fin qui non abbia pareggiato neanche una gara.
Un anno fa, invece, Inzaghi ottenne 11 punti: 3 successi e 2 pareggi. A suo favore, però, va detto che affrontò uno scontro diretto in più rispetto al suo successore: Chivu solo la Juve, contro la quale ha perso 4-3 in rimonta, mentre l’attuale allenatore dell’Al-Hilal prima l’Atalanta di Gasperini (battuta 4-0) e poi il Milan, col quale andò ko per 2-1. C’è, infine, un altro dato che quasi accomuna le due Inter, il numero di reti incassate: 7 quella di Inzaghi, 8 quella di Chivu.
Dopo due giornate Chivu ha fatto meglio anche in Champions: ma Inzaghi sfidò Guardiola
Chivu batte Inzaghi anche se il confronto lo si allarga alla Champions: nelle prime due giornate della Phase League di quest’anno, il 44enne di Resita ha fatto en plein: 2-0 all’Ajax ad Amsterdam, 3-0 allo Slavia martedì scorso.
Dodici mesi l’ex tecnico di punti ne fece 4, ma al debutto dovette vedersela col City di Guardiola: all’Eithad Stadium finì 0-0, grazie anche a un super Acerbi su Haaland (poi surclassò la Stella Rossa per 4-0) Quello a Manchester fu il primo grande passo di un cammino europeo straordinario, conclusosi purtroppo con la storica sconfitta col PSG nella finale di Monaco di Baviera.
Per concludere, dopo le due sconfitte consecutive con Juventus e Udinese abbiamo cominciato a vedere la vera Inter. E un po’, o forse molto dell’Inter di Chivu, anche se – ripetiamo – è ancora presto per sbilanciarsi troppo coi giudizi.
Vediamo che risposte darà la sua squadra nel post sosta Nazionali, nei due scontri diretti consecutivi contro Roma e Napoli. È dopo queste due partite che sapremo meglio se l’Inter ha eliminato del tutto le scorie del recente passato. E se lo stesso Chivu è davvero all’altezza del ruolo.