Le parole del tecnico dell’Inter alla vigilia del match di Champions contro l’Atletico Madrid
“Qualcuno ha detto che abbiamo avuto partite facili, ma in Champions non ce ne sono mai”. Chivu si toglie qualche sassolino alla vigilia della sfida contro l’Atletico di Simeone valevole per la quinta giornata della League Phase di Champions.

L’Inter scenderà in campo a Madrid tre giorni dopo la cocente sconfitta nel derby: “Col Milan siamo stati solidi, non è una sconfitta uguale a quelle con Juve e Napoli. dove abbiamo concesso qualcosa in più – ha sottolineato il tecnico nerazzurro in conferenza stampa – È sempre una sconfitta, ma abbiamo aggiunto qualcosa che purtroppo non è bastato. La squadra, però, è viva e vuole tornare ad alti livelli. Domani sarà una partita simile a quella col Milan, servirà maggiore cinismo“.
“Cosa ho detto nello spogliatoio dopo il ko? Di continuare a lavorare. Bastoni nel post gara ha detto che è meglio perdere 3-0 che dominare e perderla 1-0, non so se ha ragione perché io da allenatore devo vedere anche la parte positiva e pensare a gestire la frustrazione. Col Milan la prestazione non è bastata, a volte nel calcio serve pure un po’ di fortuna”.
Domani ci sarà qualche modifica alla formazione schierata contro il Milan. Thuram, ancora non al top, potrebbe partire dalla panchina, con Bonny o Pio Esposito in lizza per una maglia al fianco di Lautaro: “Domani valuteremo. Bisogna prestare attenzione, anche se ha avuto tre settimane a disposizione in cui ha lavorato bene. Col Milan 90′ positivi, a parte gli ultimi cinque quando gli mancava qualcosa dal punto di vista fisico. Ma mentalmente è stato sempre in partita”.
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Prima della conferenza, al microfoni di ‘Sky Sport’, Chivu ha risposto così sul capitolo Sommer. Il portiere svizzero è tornato al centro delle critiche dopo l’errore decisivo nel derby: “Se domani giocherà? Devo difendere i miei giocatori, ne ho 22 molto bravi e tutti meritano di giocare nell’Inter. Poi tutti si chiedono se uno sarà titolare o subentra…
Di recente ho letto la filosofia di Arteta, quelli che partono e quelli che finiscono. Ma il ruolo del portiere è differente. Pepo Martinez avrà le sue opportunità: toccherà anche a lui quando si sentirà pronto, dopo quel momento difficile che ha avuto”.





