La gesttione dei big match e i pesanti successi (di corto muso) che a fine stagione saranno destinati a fare la differenza

Non ci sono dubbi, perlomeno non li abbiamo noi: per vincere lo Scudetto, Chivu dovrà imparare da Massimiliano Allegri. Dovrà imparare come si gestiscono determinate partite, i big match soprattutto. Lo sappiamo, fin qui l’Inter ha vinto soltanto uno scontro diretto.
Uno solo, contro la Roma all’Olimpico lo scorso 18 ottobre.
Gli altri li ha persi tutti, da quello con la Juve a quello col Napoli fino, per l’appunto, a quello coi rossoneri. Un derby per certi versi stregato, deciso dall’errore di Sommer e da un super Maignan, ma dove è riemersa pure la bravura di Allegri.
La sua esperienza nel gestire i momenti, le situazioni, nel saper sempre dove colpire. Dove il tecnico livornese ha avuto anche quel po’ di fortuna che in gare così equilibrate può fare la differenza. I dettagli, gli episodi, cose che abbiamo sempre rimarcato.
Ma non può essere solo fortuna se finora Allegri è riuscito a uscire vittorioso da 3 scontri diretti su 4: 3 successi, tutti col minimo scarto – il famoso corto muso – e 1 pareggio, in casa della Juve con Pulisic che sbagliò il calcio di rigore. Soprattutto, in 4 big match soltanto 1 gol incassato, contro gli 8 dell’Inter…
Per ora gli scontri diretti (il ritorno l’Inter li avrà tutti in casa) non stanno facendo così la differenza, con Lautaro e compagni indietro appena 1 punto dallo stesso Milan come dal Napoli, ma alla lunga – e cioè alla fine del campionato – molto probabilmente rappresenteranno un fattore determinante considerato come è stata equilibrata fin qui e come potrebbe esserlo fino all’ultimo la Serie A di quest’anno.





