Vicario tre anni dopo: la stima di Ausilio e cosa è successo nel 2023 | VIDEO

Il portiere ora al Tottenham è rimasto nei radar del Ds Ausilio, suo grande estimatore. Sarà lui l’erede di Sommer? Ci sono due grandi ostacoli

Guglielmo Vicario non è una new entry del mercato dell’Inter, ma un portiere che piace da tempo al club nerazzurro. Che piace molto al Ds Ausilio. È un fatto noto, a inizio estate 2023 fu a un passo dal trasferirsi in nerazzurro dopo la grande stagione ad Empoli.

Vicario copertina Inter
Vicario tre anni dopo: la stima di Ausilio e cosa è successo nel 2023 – Interlive.it

Ausilio lo aveva bloccato, chiedendogli al contempo di attendere: per chiudere con l’Empoli, avrebbe dovuto piazzare Onana sul quale si era avventato il Manchester United.

In quel momento, però, Vicario aveva tante altre proposte, la più concreta dalla Premier: dal Tottenham.

La trattativa con lo United per Onana si protrasse più del dovuto, e così lui decise di non attendere oltre, dicendo sì al Tottenham che per lui investì poco meno di 20 milioni di euro bonus inclusi. Ancora oggi è l’incasso più alto registrato dall’Empoli per un suo calciatore.

Ausilio vanta eccellenti rapporti col suo agente Gabriele Giuffrida, spesso e volentieri intermediario per conto dell’Inter. In questo momento Vicario è nell’occhio del ciclone, contestatissimo dai tifosi ‘Spurs’ per l’uscita nel derby col Fulham che, di fatto, ha causato la sconfitta.

Non solo per questo Vicario potrebbe aver voglia di tornare in Italia, di trasferirsi all’Inter – alla ricerca dell’erede di Sommer. In Martinez non c’è grande fiducia… – seppur con 3 anni di ritardo.

Vicario durante una partita del Tottenham
Vicario-Inter, ci sono due ostacoli (AnsaFoto) – Interlive.it

Gli ostacoli sono principalmente due, e si intrecciano tra di loro. Il primo è il prezzo: è stato scritto che potrebbe essere sui 30 milioni, ma il Tottenham è bottega carissima e la richiesta potrebbe toccare anche i 40 milioni. In casa Spurs c’è un certo Paratici, il quale difficilmente farà sconti all’ex amico Marotta.

Il secondo è la proprietà dell’Inter, che al di là dell’eccezione Akanji – arrivato comunque in prestito, con il riscatto fissato a 15 milioni (poco) e in contemporanea alla partenza di Pavard – ha imposto ai suoi dirigenti un mercato basato su profili giovani o diversamente giovani – un 23enne, un 24enne è un giovane nel calcio? Forse solo in quello italiano – e soprattutto non troppo costosi lato cartellino.

Profili, insomma, rivendibili e i cui costi possono essere ben spalmati sul bilancio. Vicario ha un ingaggio di circa 2,5 milioni netti, in tal senso rientra nei paletti del fondo, tuttavia va verso i 30 anni, costerebbe molto e non sarebbe rivendibile.

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