Inter-Fiorentina 2-1, le pagelle da Nainggolan a D’Ambrosio e Icardi

Inter-Fiorentina 2-1, le pagelle (Getty Images)

PAGELLE INTER FIORENTINA / L’Inter batte a fatica la Fiorentina nell’anticipo della sesta giornata di Serie A. Chiesa risponde a Icardi poi D’Ambrosio a un quarto d’ora dal termine regala altri tre punti pesanti alla formazione di Spalletti. Ecco le pagelle dei nerazzurri scesi in campo.

Handanovic 6 – Nessun intervento o errore degno di nota. Non può far nulla sul gol di Chiesa con devizione decisiva di Skriniar.

D’Ambrosio 7 – Decide la gara con un gol voluto con forza e alla fine realizzato con grande qualità. Un po’ in sofferenza dietro dopo l’ingresso di Pjaca, al quale però nega anche il gol.

De Vrij 6 – Apparso molto meno sicuro del solito.

Skriniar 6,5 – Sfortunato nella deviazione che spiazza Handanovic e regala il pareggio momentaneo alla Fiorentina. Per il resto partita asciutta, di livello quantomeno nel primo tempo.

Asamoah 5,5 – Soffre Chiesa nella ripresa mostrando un po’ di nervosismo. Poco lucido nel complesso.

Vecino 5 – Sbaglia tanti palloni scomparendo nella ripresa.

Brozovic 6,5 – Tanta qualità distribuita in più minuti del solito. Come al solito, però, corre un po’ troppo e male.

Candreva 6,5 – Nel primo tempo è il migliore in campo, anche se per fare un cross ci mette spesso troppo tempo. Cala vistosamente nella ripresa cominciando a prendere qualche fischio, tanto che Spalletti lo cambia con Politano.

Nainggolan 5,5 – E’ ancora lontano dal vero Nainggolan, anche se lo abbiamo visto più reattivo rispetto già a sabato.

Perisic 5,5 – Fa troppo poco rispetto a quello che può e deve uno del suo livello e con la sua importanza.

Icardi 7 – Prestazione sufficiente, ma gol e assist è giusto premiarli.

Politano 5,5 – Entra al posto di Candreva non riuscendo a dare la scossa.

Keita 6 – Subentra a Vecino a poco meno di mezz’ora dal termine. Si dà da fare anche se in modo confuso e quindi poco incisivo.

Gagliardini s.v.

Spalletti 6,5 – La sua squadra vive sul filo del rasoio e non è ancora convincente, ma vincere resta sempre la cosa più importante. E questa Inter sta cominciando a farlo, nonostante i limiti non muore mai e questo è anche se non soprattutto un merito suo.

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