Lukaku bersagliato: “Da squalificare!” | Ecco cosa dice il regolamento

Romelu Lukaku è al centro delle ultime Inter news. Proteste per la mancata espulsione nel derby contro il Milan: ecco cosa dice il regolamento.

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Romelu Lukaku (Getty Images)

Tra poche ore l’Inter scenderà in campo a ‘San Siro’ contro il Napoli in una sfida valida per l’andata delle semifinali di Coppa Italia. In casa nerazzurra, tuttavia, c’è ancora grande euforia per il derby vinto domenica scorsa contro il Milan rimontando lo 0-2 del primo tempo con quattro gol nella ripresa. Dall’incubo al sogno in appena 45: dopo l’uno-due di Brozovic e Vecino per il pareggio è arrivato il sorpasso ad opera di De Vrij prima del sigillo finale apposto da Lukaku nel recupero. Proprio il centravanti belga è finito al centro di un caso che si sta cercando di montare in modo alquanto ridicolo.

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Inter-Milan, proteste verso Lukaku: si invoca il cartellino rosso

A montare la sterile polemica sono alcuni tifosi della Lazio, che avrebbero voluto l’espulsione di Lukaku e quindi la squalifica nel big match di domenica. Il motivo? Dopo aver segnato al Milan, il belga si è tolto la maglietta e l’ha posta sopra la bandierina del corner sventolandola sotto la Curva Nord dell’Inter. Per questo l’arbitro Maresca lo ha ammonito, ma sui social network diversi sostenitori laziali invocavano due gialli, per i due gesti. A tal proposito il regolamento è chiaro e ve lo riportiamo.
“Un calciatore deve essere ammonito, anche se la rete non viene convalidata, se:
– si avvicina agli spettatori in un modo che causa problemi di sicurezza e/o per l’incolumità e/o si arrampica sulla recinzione
– fa gesti o agisce in un modo provocatorio o derisorio
– si copre la testa o il volto con una maschera o altro oggetto similare
– si toglie la maglia o copre la testa con la maglia”.

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Lukaku esulta (Getty Images)

Il giallo per essersi tolto la maglia ci sta, ma non si è verificata nessun’altra fattispecie che comportasse l’ammonizione. Insomma, un tentativo di vittimismo per mascherare il vero errore arbitrale di Parma-Lazio, quando il diffidato Acerbi ha commesso fallo da rigore (e ammonizione) su Cornelius ma non è stato sanzionato.

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