Cagliari-Inter, Conte: “Eliminazione fa male. Eriksen? Sa che metto tutti sullo stesso piano”

Le parole di Conte alla vigilia di Cagliari-Inter valida per l’11° giornata di Serie A. Molti argomenti trattati tra cui quello di Eriksen

Antonio Conte in conferenza

Conferenza stampa per Antonio Conte alla vigilia di Cagliari-Inter, match fondamentale per i nerazzurri che devono provare a rialzarsi dopo l’eliminazione dalla Champions League. Ecco le parole del tecnico leccese:

“Contro il Cagliari gara tosta e difficile, con loro lo è sempre. Dobbiamo affrontarla nel modo giusto, sin dall’inizio. Il morale non è alle stelle dopo l’eliminazione, è giusto che ci sia dispiacere ma dobbiamo rialzare la testa. Vidal? Non ci sarà, ha ancora bisogno di tempo dopo il problema muscolare. Scudetto? Non è un obbligo, la società con me è stata chiara. Ha parlato di crescita e valorizzazione dei giovani, da trasformare in top player. Ai tifosi chiedo di stare tranquilli e non prestare il fianco a chi gode di risultati negativi. Capisco ci sia impazienza dopo dieci anni senza vittorie, ma bisogna costruire la base per poi puntare ai trofei”. Per tutte le altre news sui nerazzurri clicca QUI.

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“Vedo troppa negatività, ma gli avversari sanno che stiamo lavorando per il futuro e bene. Eriksen? Lo vedete quando è in campo, sto cercando di migliorare tutti e con lui lo sto facendo. Sa che sono onesto e cerco di mettere tutti sullo stesso piano. Magari gli ci vorrà più tempo per dimostrare la sua crescita con questa squadra. Uscire dalla Champions è un dolore, c’è amarezza. Ora dobbiamo concentrarsi sul campionato, non è un grande vantaggio perché da qui a febbraio ci sono solo due gare in meno rispetto alle altre squadre”.

Amarezza Conte: “Avremmo meritato di più”. Poi ‘spiega’ su Godin

“Nell’eliminazione in Champions abbiamo pagato soprattutto le gare col Real Madrid, nelle altre avremmo meritato di più. Gli errori in certe gare vanno ridotti al minimo. Serve avere pazienza, certe partite devi iniziare a vincerle prima di entrare in campo. Devi evitare la pressione e crescere a livello individuale e di squadra, sapevamo che non sarebbe stato facile. Godin? Non devo giustificare partenze e arrivi. Ho grande affetto per lui e apprezzo quello che ha dato all’Inter lo scorso anno. Lui sa cosa penso di lui e questo è l’importante”,

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