L’addio di Suning è la fine di Marotta all’Inter. E (forse) di Conte

Da Suning a Bc Partners, l’Inter si appresenta a cambiare nuovamente padrone. La fine dell’Era Zhang segnerà anche quella di Marotta. Qualche dubbio invece su Conte

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Marotta (Getty Images)

Siamo stati tra i pochi, forse gli unici a sostenere che in vendita non ci fosse solo la minoranza, ma di fatto la maggioranza dell’Inter. Il tutto andando contro i cosiddetti espertoni di finanza e massimi sistemi calcistici, i quali parlavano invece della cessione del solo pacchetto di minoranza, come se avesse un senso – a meno che non ci siano fini illegali – mettere soldi in un club non quotato in borsa senza poter ‘comandare’… Adesso vediamo a chi, oggi Bc Partners ha l’esclusiva ed è in netta pole, e soprattutto quando avverrà questa vendita. Suning è comunque già andata via, non osiamo dire con la cassa ma quanto sta succedendo sul fronte stipendi (in Cina, al Jiangsu, la situazione è identica) ha del grottesco oltre che del penoso, la scusa della pandemia non regge per una azienda che fattura miliardi di euro e che la crisi le ha solo fatto il solletico.

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Conte e Marotta (twitter @inter)

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La fine dell’era Zhang è, sarà peraltro anche la fine del mini-ciclo (fin qui da 6,5 massimo, ma un bilancio giusto farlo a sipario calato) Marotta all’Inter. Anche qui da capire i tempi di uscita una volta insediatasi la nuova proprietà, ma è chiaro che i nuovi padroni indicheranno nuovi dirigenti, quantomeno un nuovo amministratore delegato, di conseguenza il resto, come l’allenatore seppur mandare via Conte non sarà impresa semplice visti i tantissimo milioni in ballo. Per questo su di lui, men che meno su Ausilio (lui ha più vite dei gatti) sul suo addio ora come ora abbiamo meno certezze.

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