Milan-Inter, Correa: “Voglio segnare ancora al Milan e vincere il derby”

Joaquin Correa parla alla vigilia del derby di Milano in programma domani sera a San Siro: “Vogliamo essere protagonisti”

Mancano poche ore alla sfida Milan-Inter e già il clima è rovente. San Siro sarà gremito per la stracittadina di domani sera. Joaquin Correa, intervistato dalla Gazzetta dello Sport, esprime la voglia di vincere che ha lui ed il gruppo nerazzurro.

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Inter ©LaPresse

“Siamo ancora ad inizio stagione ma senti nell’aria che questa partita è speciale, una di quelle che possono cambiare una stagione”. Esordisce così il Tucu nell’intervista alla rosea, ed aggiunge: “I tifosi nerazzurri ci chiedono una grande gioia e noi vogliamo dargliela. Ho sentito Veron, per noi un riferimento all’Estudiantes, mi ha fatto capire di quanto sia grande l’Inter e mi ha detto di accettare subito. Non ci ho pensato un attimo, questo sogno ce lo avevo da bambino. “.

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Correa ha segnato 5 gol in nove incontri contro il Milan, tra le vittime preferite: “Sono molto legato al gol segnato nella semifinale di Coppa Italia 2019, rete che ci ha permesso di passare il turno. Un’altra volta ho segnato al 94′”. 

Correa: “Ricordo il provino del 2012. Lautaro? Sana competizione”

Sanchez insieme a Barella e Correa ©LaPresse

Eppure Joaquin Correa poteva già arrivare all’Inter da giovanissimo. Nel 2012, infatti, ha fatto un provino non andato bene: “Mi ricordo la Pinetina, l’aria che si respirava, l’emozione. Volevo trasferirmi qui a tutti i costi, anche perchè ero già tifoso dell’Inter. Alla fine i club non si sono accordati e sono arrivato da adulto”. 

In attacco c’è abbondanza di campioni, Correa sottolinea due aspetti importanti: “Con Lautaro c’è sana competizione, ma andiamo tutti nella stessa direzione. Anzi, il Toro mi sta aiutando tantissimo in tutto. E’ un top dentro e fuori dal campo, prima di venire all’Inter mi chiamava sempre. Ci teneva che venissi all’Inter. Con Dzeko scherzo sempre. Gli dico che a Roma vincevamo sempre noi. Averlo come avversario è dura, meglio da compagno. E’ un giocatore pazzesco”.

 

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