Conte: “Addio all’Inter perché cambiati programmi e prospettive”

Antonio Conte è stato intervistato dalla Gazzetta dello Sport: il tecnico leccese ripercorre un pò la sua carriera

Conte ©LaPresse

La più grande impresa della mia carriera è stato vincere con l’Inter”. Così Antonio Conte, attuale tecnico del Tottenham, dalle colonne della Gazzetta dello Sport, sottolinea l’esperienza nerazzurra. Dopo l’addio della scorsa estate, il tecnico leccese ha preso qualche mese “sabbatico” per decidere con calma il suo futuro.

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Poi la chiamata degli Spurs che ha fatto cambiare idea a Conte il quale sottolinea come non è rimasto contento dell’addio all’Inter: “Il biennio con l’Inter terminato con lo scudetto di cui nel tempo si capirà la straordinarietà per la mole di lavoro svolta solo in due anni. Abbiamo abbattuto l’egemonia della Juventus, un lavoro totalizzante e durissimo, culminato con la gioia per il risultato raggiunto. Grande delusione per il cambio programmi e prospettive che hanno portato alla separazione. Non pensavo potesse finire la mia esperienza nerazzurra”.

Conte: “Il Tottenham mi aveva cercato già a giugno, ho resistito”

Conte ©LaPresse

Dopo aver lasciato la panchina dell’Inter la scorsa estate, Antonio Conte è stato fermo quasi quattro mesi prima della chiamata del Tottenham. Il tecnico leccese spiega: “Il Tottenham mi aveva cercato a giugno, ho ringraziato il presidente Levy ma non me l’ero sentita. Quando è tornato alla carica poco tempo fà mi ha convinto dimostrando di volermi a tutti i costi. Nel suo progetto ho percepito la visione, una parola a me molto cara”.

Obiettivo vincere con gli Spurs: “ho sempre preso squadre che venivano da momenti difficili in cui si doveva ricostruire. Non ho mai fatto scelte scomode, ma questa del Tottenham è certamente la più difficile e per questo anche la più stimolante. In Premier League si gioca un calcio con molta intensità e meno tatticismo. Kane è un top player. La partenza di Cristiano Ronaldo e Lukaku ha impoverito il calcio italiano, ma quando chiama la Premier League è difficile dire di no”.

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