Cottarelli: “Non necessariamente il nostro progetto dipende da quanto si riesce a raccogliere”

Inter, Carlo Cottarelli ha dato il suo parere sull’iniziativa di Vialli per la Sampdoria e ha spiegato la situazione di Interspac

Carlo Cottarelli

Si prosegue a parlare di azionariato popolare per le squadre di calcio, un sogno per ora sia per Carlo Cottarelli e Interspac, che anche per Gianluca Vialli che lo sta pensando per la sua Sampdoria che, nonostante i guai del presidente Ferrero, ieri sera ha vinto il derby di Genova. In merito alle questioni nerazzurre, il dirigente Carlo Cottarelli, intervistato da ‘Il Giornale’ ha voluto fare il resoconto della situazione, ma prima ha dato il suo parere sull’ipotesi paventata anche dall’ex giocatore e ha dichiarato: “Mi fa piacere se fanno una cosa del genere, è un’ottima idea. Il modello è simile, differisce soltanto in termini di numero di persone che si vogliono raggiungere. Un conto è raggiungere 1000 persone un altro raggiungerne 100.000 e puntare così a un vero azionariato popolare. Sarebbe certamente un importante esempio per tutti. Ho sempre detto che è una cosa molto difficile da realizzare ma vale la pena provarci”. Lo hanno informato del fatto che Gianluca Vialli si è quotato in Borsa e lui ha spiegato: “Bisogna vedere come viene effettuata l’operazione. La nostra idea di azionariato popolare coinvolge un numero molto ampio di tifosi, bisogna invece vedere le modalità con cui verrebbe realizzata questa operazione da parte di Vialli”.

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Il manager, ha poi spiegato la situazione di Intrspac e ha detto: “Stiamo ancora lavorando, come previsto per questo mese, con il nostro business advisor Deloitte, e poi vedremo, ci deve essere la volontà anche della proprietà. È un’operazione molto complicata ovviamente trattandosi di una società molto grande. Quindi rimane bassa la probabilità che ci riusciamo però ancora esiste. Non necessariamente il nostro progetto dipende da quanto si riesce a raccogliere quindi non è necessariamente legato a un’entrata in minoranza. A me piace il calcio che si basa sul cuore e sull’entusiasmo. Ci deve essere una collaborazione tra i piccoli, i medi e i grandi protagonisti perché l’impresa possa funzionare”.

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