Appena due presenze in un anno e mezzo sono le motivazioni di una separazione con l’Inter più volte annunciata ma che ora è davvero vicina
C’è chi pensava, noi non eravamo tra questi, che con Simone Inzaghi avrebbe potuto avere maggior spazio, se non addirittura la possibilità di prendersi la maglia da titolare.
In attesa della Coppa Italia, dove davvero il tecnico nerazzurro potrebbe concedergli una chance dal primo minuto, oggi possiamo dire senza timori di smentite che il suo futuro prossimo sarà lontano dall’Inter. E non può essere altrimenti riferendoci a Radu, che in un anno e mezzo, cioè da quando è tornato ad Appiano, è sceso in campo appena due volte. 134 minuti in tutto, collezionati sul finire della scorsa stagione con Lukaku e compagni già vincitori dello Scudetto: un tempo, il secondo, contro la Sampdoria e 90 minuti contro la Roma. Conte non ci ha mai creduto nel 24enne rumeno, idem Inzaghi, il tutto nonostante il vistoso calo di rendimento di Handanovic.
Evidentemente il classe ’97 nativo di Bucarest non è all’altezza, non solo sotto l’aspetto tecnico ma anche sul piano caratteriale (Handanovic è pur sempre uno di personalità oltre che il capitano), e dunque non meritevole di un posto nell’undici tipo dei nerazzurri.
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Onana-Handanovic nei piani dell’Inter: Radu dovrà fare le valigie
In estate Radu ha rifiutato più di una proposta, sia italiana che estera (Spagna e Francia) convinto forse di poter giocarsi l’eredità dello stesso Handanovic, quell’eredità che invece il club di viale della Liberazione ha deciso di affidare a Onana. Nei piani societari per l’anno prossimo il camerunense (non ha firmato, ma l’intesa è in dirittura) deve essere il numero uno, con lo sloveno (se accetta l’offerta di rinnovo: 2 milioni per il 2022/2023, come raccolto da Interlive.it) a fargli da chioccia magari iniziando la stagione coi galloni da titolare. Radu ha bisogno di giocare e dunque l’addio o l’arrivederci all’Inter stavolta sarà automatico.