“Ci abbiamo creduto”: poi Inzaghi bacchetta la squadra

Le dichiarazioni del tecnico dopo il successo allo scadere contro la Fiorentina. Migliore in campo Lautaro: “È dal 13 agosto che fa sempre quello che deve fare”

L’Inter si impone al ‘Franchi’ con il fortunoso gol di Mkhitaryan al 95′. Per Inzaghi tre punti d’oro perché può così restare agganciato al treno Scudetto.

Fiorentina-Inter, parla Inzaghi
Simone Inzaghi ©LaPresse

Fiorentina-Inter, Inzaghi: “Grandissimo segnale, ma quando prendiamo gol ci innervosiamo e non va bene”

Ci abbiamo creduto, dando un grandissimo segnale. Questa è una vittoria importantissima – ha detto a ‘Sky Sport’ il tecnico nerazzurro prima di bacchettare la squadra – Alla mezz’ora eravamo 2-0 e la partita era in controllo, poi come spesso capita prendiamo gol e ci innervosiamo. Questo non va bene”. Trascinatore della serata, un assist e due gol, Lautaro Martinez: “Ero tranquillo quando non segnava, è dal 13 agosto che fa sempre quello che deve fare”. Non ha convinto, invece, Correa, che a onor del vero ha giocato la prima da titolare dopo l’infortunio: “È un giocatore di grandissima qualità, penalizzato da problemi fisici. Stasera ha fatto quello che doveva fare, mettendosi al servizio della squadra. Ha bisogno di continuità, alla Lazio giocava sempre mentre qui non può essere così e deve abituarsi. Può solo crescere, ci aiuterà tantissimo da qui alla fine”.

“Non vediamo l’ora di recuperare Lukaku, Brozovic e Gagliardini – ha sottolineato il tecnico – Aspetto il ritorno di questi ragazzi che abbiamo fuori da tempo. Per noi sono giocatori importantissimi. Handanovic versione ‘consigliere’ in panchina? Samir è il nostro capitano. Adesso ha un problema a un dito che speriamo si possa risolvere presto. È stato bellissimo l’abbraccio dei ragazzi alla fine, perché abbiamo dato un grandissimo segnale su un campo difficile”.

Inzaghi: “All’Inter c’è un’anima importante”

In conclusione Inzaghi ha risposto in merito alla vicinanza della società, ma anche di Zhang venuto anche lui in trasferta a Firenze: “Il presidente è stato con noi anche in treno: è una presenza molto importante come quella di Marotta, Ausilio, Ferri… Tutti vogliono il bene dell’Inter. Qui c’è un’anima importante, con giocatori che hanno vinto e che vogliono continuare a farlo. Martedì ci giochiamo un ottavo di Champions e in campionato vogliamo essere lì a giocarcela. Perché non ho esultato dopo il 3-4? Perché può sempre succedere qualcosa…”

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