L’Inter cerca di recuperare qualcosina nella casella sponsorizzazione, dopo aver subito l’inadempienza di Digitalbits. Arriva l’accordo con Paramount +, gigante dello streaming: le cifre dell’affare
Quanto guadagnerà l’Inter dall’accordo appena sottoscritto con il gigante americano dello streaming Paramount +? La scritta riferibile alla piattaforma streaming statunitense gestita da Paramount è già sulle maglie nerazzurre. Ma non resterà lì a lungo.
Dopo la comparsa a Torino, sarà riproposta a Istanbul, e poi l’Inter cercherà di chiudere un accordo con un altro main sponsor per la prossima stagione. I nomi che sembrano interessati sono da tempo noti: Qatar Airways (che da un paio di settimane sembra ormai in vantaggio) e Turkish Airlines. Ma non si sa ancora se la dirigenza nerazzurra abbia raggiunto o meno un’intesa con una delle due società.
Dopo settimane senza sponsor, e i conti in rosso per via della clamorosa inadempienza di Digitalbits, Zhang è comunque felice di aver siglato un accordo in extremis con il gigante dello streaming. In questo modo il presidente cinese potrà ricavare qualcosina da mettere a bilancio, sfruttando al massimo la super-esposizione della finale di Champions.
L’accordo è stato firmato venerdì pomeriggio. E si articolerà in due distinte fasi. Per sole due partite (quella contro il Toro e quella contro il Manchester City), Paramount + sarà lo sponsor principale visibile sul petto dei giocatori nerazzurri. Poi il gigante dello streaming accompagnerà l’Inter per la prossima stagione come sponsor minore. Finirà insomma o su una spalla o sul retro della maglietta.
Il gigante dello streaming versa una decina di milioni all’Inter
L’operazione porterà dunque una decina di milioni nelle casse interiste. I primi quattro milioncini sono concessi per questo finale di stagione. Altri quattro o cinque sono già stati offerti per il contratto da sponsor accessorio per il 2023-24. E poi un altro milione e mezzo sarà pagato dal gigante dello streaming per creare dei contenuti sfruttando il nome dell’Inter.
Ciò significa che presto, su Paramount +, arriveranno video esclusivi dedicati all’Inter o a tema nerazzurro. Interviste, speciali, cose così… I tifosi interisti sembrano contenti: il mitico logo della montagna con le stellette piace a tanti. E piace di sicuro pure a Zhang che, pur non avendo recuperato ciò che non gli è stato dato da Digitalbits, ha potuto mettere un po’ di grana in tasca.
Paramount+ è la piattaforma streaming a pagamento introdotta qualche anno fa dalla Paramount Global per rispondere al successo di Netflix e Amazon Prime. A oggi il marchio offre ai propri clienti serie TV e film originali, tante produzioni di Showtime, CBS, MTV, Comedy Central e Paramount Pictures. Poi ci sono i contenuti premium a livello locale.
Dispiacerà un po’ non vedere più la maglia dell’Inter senza sponsor: era davvero bella. Ma la società non può permettersi di fare altrimenti. Anzi, è stata bravissima a chiudere un accordo poco prima della finale.
La strategia di Zhang e le mire della XXI Century
Secondo la leggenda quella montagna rappresenterebbe un rilievo dello Utah, secondo altri interpreti il logo rimanda al Monviso. Oggi tutti associano l’immagine a film hollywoodiani e all’era d’oro del cinema americano.
Intanto Zhang fa sapere di non aver alcuna intenzione di trattare, almeno non in questa fase, con la XXI Century di Zilliacus. Nei giorni scorsi si è parlato tanto di un interesse concreto da parte della holding del miliardario finlandese. Il problema è che l’ex CEO della Nokia, in passato, ha provato a prendere tanti altri club, senza mai quagliare. Aveva per esempio cercato di acquistare lo United.
Di Zilliacus vi accennammo anche in tempi non sospetti, quando gli altri media insistevano sul nome dell’imprenditore Radrizzani (ora nuovo co-proprietario della Sampdoria) come possibile nuovo acquirente dell’Inter.
Comunque da Suning è pervenuta persino una risposta ufficiale, sintetica ma rilevante: “Non c’è nessun processo in atto”, afferma la nota. Ed è tanto, perché di solito la famiglia Zhang non commenta le voci di vendita. Quindi qualcosa sotto deve esserci per forza.