L’imprenditore cinese, attuale presidente nerazzurro, e la ‘Beneamata’ sono ormai giunti difronte a un bivio. Separazione inevitabile, tutti i dettagli
La situazione dal punto di vista economico-finanziaria con cui l’Inter è alle prese, da anni a dire il vero, è ormai sotto gli occhi di tutti.
Proprio come testimoniato da quelle cessioni ‘forzate’ messe in atto sinora da parte dell’intera dirigenza nerazzurra, la stessa e identica proprietà non è, praticamente, mai e poi mai stata in grado di spendere i propri soldi nella maniera in cui avrebbe voluto realmente: virando, di conseguenza, su profili ultratrentenni – a basso costo insomma – oppure su determinati candidati in scadenza di contratto.
A confermarlo sono gli acquisti riguardanti gente come: Calhanoglu, Onana, Mkhitaryan ma anche lo stesso Thuram, prossimo all’approdo in quel di Milano, ed è proprio da qui che va riconosciuta la grandezza e la bravura che hanno avuto due dirigenti, su tutti, del calibro di Beppe Marotta e Piero Ausilio (colonne portanti di questa dirigenza).
Da tempo, infatti, Zhang si trova alle strette con alcuni creditori: uno su tutti è l’azienda statunitense Oaktree, sin da sempre specializzata in strategie di investimento e che, negli anni, ha – come ormai risaputo – fornito una barca di soldi all’imprenditore cinese contando sul fatto che, prima o poi, tale cifra sarebbe successivamente stata restituita (e non potrebbe che essere così).
Ciò nonostante, resta da dover sapere che la scadenza di tale prestito è fissata al termine del 2024: periodo in cui l’attuale patron nerazzurro dovrà restituire tale somma. Trattasi, precisamente, di un prestito da 275 milioni di euro.
A tal proposito, dunque, è proprio in tale annata che potrebbe concretizzarsi una presunta separazione tra le due parti: il che vorrebbe dire che, a quel punto, i nerazzurri dovrebbero poi accogliere un nuovo proprietario alla propria corte.
Di proprietari candidati in questi ultimi tempi a poter subentrare al posto dell’imprenditore cinese se ne sono sentiti eccome ma se c’è, ad oggi, un qualcuno che appare momentaneamente in pole, quella è sicuramente una qualsiasi proprietà statunitense ed ora vi spieghiamo il perché.
Data d’addio fissata nel 2024 tra Zhang e l’Inter: al suo posto dentro qualche fondo USA
Così come anticipato poco fa, al termine del 2024 scadrà l’ultima rata del prestito che Steven Zhang dovrà fornire ad Oaktree – precisamente da 275 milioni, lo ribadiamo – motivo per cui, proprio in tale periodo, dovrebbe consumarsi a tutti gli effetti una separazione definitiva tra le due parti.
Potrebbe essere, infatti, proprio in tale e determinata data che l’imprenditore cinese rimanga, per l’ultima volta nella sua vita, al timone della proprietà dell’Inter: un epilogo che, ad essere sinceri, innumerevoli tifosi interisti si augurano da tempo visto e considerato il fatto che lo stesso Steven Zhang ha chiuso, dalle parti di ‘Viale della Liberazione’, i rubinetti ormai da anni.
Tante, tantissime le incertezze che regnano ad oggi sul futuro della proprietà nerazzurra ma ciò nonostante, in questo momento, ecco che sono già sorte fuori tutta una serie di ipotesi: partendo proprio dal fatto che, chi potrebbe arrivare a rilevare le quote societarie dell’Inter, potrebbe essere proprio qualche proprietà americana.
Proprio qualche fondo USA, dunque, viste e considerate le attuali premesse, potrebbe infatti cavalcare la seguente idea sfruttando l’asse che vi è ad oggi con Oaktree, stessa e identica azienda statunitense che ha, a tutti gli effetti, in garanzia il club nerazzurro.
In via conclusiva, quindi, Zhang potrebbe arrivare a farsi da parte nel 2024 salutando, magari, a seconda stella già raggiunta e concludendo, di conseguenza, in bellezza. E, chissà, a una cifra non troppo lontana dal miliardo e duecento milioni che chiede adesso.