La notizia è arrivata pochi minuti fa. Stop sia per l’allenatore nerazzurro che per il centrocampista turco: una sanzione che mette fine ad una vicenda che da tempo teneva banco
Il pareggio in casa del Barcellona consente all’Inter di mantenere assolutamente aperto il discorso qualificazione alla finale di Champions, anche se resta un po’ l’amaro in bocca per come si era messa la partita. Il doppio vantaggio iniziale faceva pensare ad un esito diverso, tuttavia di fronte c’era pur sempre una squadra fortissima con un giocatore, Yamal, oggi letteralmente imprendibile.
Ora non c’è assolutamente tempo per rifiatare. Sabato in campo contro il Verona, una sfida che si preannuncia fondamentale per lo Scudetto anche se i nerazzurri la affronteranno in emergenza. Out sia Lautaro che Pavard per infortunio.
A loro si aggiungono anche Inzaghi e Calhanoglu. I due tesserati nerazzurri sono stati fermati per un turno e, quindi, non saranno sul terreno di gioco e in panchina nel match di sabato. Una assenza che consentirà al turco di rifiatare in vista del ritorno, ma rischia di creare non pochi problemi in chiave Scudetto, ora come ora ben indirizzato verso il Napoli di Antonio Conte.
I motivi della squalifica a Inzaghi e Calhanoglu
La squalifica di Calhanoglu e di Inzaghi era attesa da tempo visto che fa riferimento all’inchiesta ultras. Fino ad oggi Chinè si era preso il tempo per valutare meglio la situazione. E in questo 1° maggio è arrivata la decisione definitiva: un turno di stop per il tecnico e il centrocampista turco.
Da Inzaghi a Marotta: tutte le decisioni di Chinè
Una sanzione forse sorprendente anche per quanto si raccontava nelle scorse settimane. Il timore, soprattutto per Calhanoglu, era quello di una squalifica molto più lunga. Ma alla fine sia il centrocampista turco che Inzaghi hanno deciso di patteggiare e quindi essere fermati un solo turno.
Una scelta che, come previsto dal regolamento di Giustizia Sportiva, dimezza l’effettiva pena e quindi per loro stop solo contro il Verona. Il club e Zanetti sono stati multati mentre nessuna irregolarità per quanto riguarda Marotta. La vicenda per i tesserati nerazzurri termina qui e dalle prossime settimane si potrà pensare esclusivamente al campo.
Non sarà così, invece, per Calabria. L’ex capitano del Milan, forse un po’ a sorpresa, ha deciso di non patteggiare e questo lo porterà ad essere ascoltato la prossima settimana. Se dovesse essere confermato l’illecito, per lui la squalifica è pronta ad essere almeno di due giornate.
Tra le altre sanzioni, come evidenzia il ‘Corriere dello Sport’, 30 giorni di inibizione e 14500 euro di multa per Claudio Sala (responsabile della sicurezza della prima squadra dell’Inter) e Massimiliano Silva (il Supporter Liason Office nerazzurro). Infine 30 giorni di inibizione e 13mila euro pure per Fabio Pansa (SLO del Milan)
Chiuso il capitolo inchiesta ultras
La decisione di Chinè mette la parola fine alla vicenda degli ultras almeno per quanto riguarda la parte sportiva. L’Inter ne esce con le sanzioni minori e da oggi si può pensare ad un finale di stagione che si preannuncia molto intenso e ricco di emozioni.