Sui social girano video lo si vede sbagliare goal a porta vuota. E si moltiplicano i commenti degli ex tifosi che festeggiano per la sua partenza
L’Inter ha strapagato un giocatore di dubbio valore? In tanti temono che Piero Ausilio sia ricaduto nel solito errore: fidarsi degli agenti amici e lasciarsi intrigare dall’apparenza. Un po’ com’è accaduto con Dalbert. Anche all’estero c’è chi parla di mistero: il giocatore per cui l’Inter ha investito parecchi soldi non sarebbe in possesso di qualità che possano giustificare l’esborso. Troppo tardi per ripensarci, comunque. L’affare sembra chiuso.
Luis Henrique, in pratica, è già un giocatore dell’Inter. L’accordo con l’OM si è trovato sui 25 milioni, bonus inclusi. Si parla di intesa verbale con il club francese e di un contratto quinquennale già proposto agli agenti del ventitreenne brasiliano. In pratica il Marsiglia si prepara a chiudere la quinta cessione più redditizia della sua storia. L’incasso più grande è arrivato con Batshuayi, ceduto nel 2016 al Chelsea per 40 milioni. Al secondo posto c’è Drogba, venduto a 39. Ribery è al terzo posto (30 milioni). Poi c’è Wehi (29 milioni).
Secondo le ultime notizie, Luis Henrique potrebbe essere in tribuna a Monaco per assistere alla finale di Champions League. Di certo, c’è la volontà di aggregarlo subito alla rosa per farlo partecipare al Mondiale per Club. In viale della Liberazione volevano chiudere l’affare il prima possibile e così hanno fatto. Si attendono a questo punto soltanto le visite mediche. Secondo il Corriere dello Sport, le visite di rito potrebbero svolgersi già la settimana prossima. Quindi, l’Inter dovrebbe approfittare della finestra di mercato tra il primo e il 10 giugno per ratificare il trasferimento.
Affare o bidone? Alla scoperta di Luis Henrique
Partiamo dai dati: Luis Henrique è stato l’unico giocatore del Marsiglia a segnare almeno 7 goal e a servire almeno 7 assist nella Ligue 1 2024/2025. Ha dunque avuto un impatto molto positivo come giocatore offensivo. Sotto i ventitré anni, in Francia, solo Barcola e Cherki hanno fatto meglio di lui. In 35 presenze complessive (33 in Ligue 1 e 2 in Coppa di Francia) ha segnato 10 goal e ha messo insieme 10 assist. In tutto ha giocato poco più di 2.800 minuti. Viene presentato come un buon dribblatore. E le statistiche dicono che, come dribbling riusciti è a quota 2,8 a partita.
Nell’OM si è distinto come il più veloce. La velocità massima registrata in stagione è stata pari 34,2 km/h. Abbiamo quindi a che fare con un giovane rapido e bravo nell’uno contro uno, schierabile in più posizioni: può fare l’ala, il centrocampista destro o sinistro e il terzino. Riesce anche ad adattarsi a diversi moduli. In Brasile era un attaccante esterno, De Zerbi lo ha ripensato terzino sinistro o esterno a tutta fascia (sia a destra che a sinistra).
Sembra poco lucido al momento del tiro: sbaglia parecchio sotto porta. Ma è bravo negli inserimenti e nel trovare il tempo per concludere. Pur essendo stato iniziato al ruolo esterno a tutta fascia, sembra poco a suo agio nel recupero palla e ancor di meno in copertura… Così descritto non sembra così diverso da TJ Buchanan, che all’Inter hanno bocciato dopo un paio di uscite.
Una scommessa gradita a Inzaghi
Questo tipo di giocatore è però ciò che Inzaghi ha chiesto più volte alla dirigenza. Cuadrado e Buchanan erano arrivati appunto per dare all’allenatore nerazzurro un’alternativa sulla destra che potesse garantire ritmo e capacità di saltare l’uomo. E il giovane brasiliano può farlo. Bisognerà capire se riuscirà ad adattarsi al calcio italiano. Le qualità atletiche ci sono. Tecnicamente non è male. E, dal punto di vista tattico, può migliorare.
Il problema grosso è nella gestione della fase difensiva. Guardando le sue ultime partite, è parso di vedere un calciatore indolente e poco propenso a sacrificarsi per la squadra. Sa giocare a testa alta e far valere il fisico, ma non sembra ancora in grado di spaccare le partite entrando nel secondo tempo. Deve quindi imparare a marcare e a non farsi saltare. E deve applicarsi, come fece Dumfries, per capire il gioco di copertura e la gestione delle due fasi.
Il prezzo non sembra tanto equo. Ma la speranza è che possa donare profondità alla squadra dimostrandosi versatile e utile in più posizioni. Per esempio, può giocare anche come seconda punta. E nell’Inter di questa stagione appena conclusasi avrebbe fatto assai comodo.