Nuovi guai per i bianconeri dopo le sanzioni del 2023: il club dovrebbe poter rischiare un’altra penalizzazione
Il Covisoc ha gelato i tifosi della Lazio. E ora potrebbe concentrarsi di nuovo sulla Juventus. Il tema sarebbe sempre lo stesso. E cioè quello dei bilanci non conformi. Si parla di Lazio e del mercato bloccato per tutta la stagione 2025/2026 (sia nella sessione estiva che in quello invernale). Ma presto si potrebbe tornare a parlare anche della Juve?
Dopo aver più volte puntato il dito contro l’Inter, Claudio Lotito sta affrontando una crisi nera, a causa del mancato rispetto di tre parametri economico-finanziari imposti dalla FIGC. Il Covisoc, l’organo di vigilanza della FIGC, ha infatti rilevato che il club biancoceleste ha sforato l’indice di liquidità, il limite massimo di indebitamento e il costo del lavoro allargato.
L’indice di liquidità è il parametro che misura la capacità del club di far fronte alle spese a breve termine. Il valore minimo richiesto è 0,80, e la Lazio è risultata sotto soglia. Oltre a ciò, il livello di debiti della Lazio è stato considerato eccessivo rispetto ai ricavi. Infine c’è il problema del costo del lavoro allargato, ovvero del rapporto tra gli stipendi, di giocatori e staff, e il fatturato, che ha superato il limite dell’80%.
Intanto, Paolo Ziliani è riemerso con un tweet in cui ribadisce le proprie accuse alla Juve. Una lunga analisi sulla situazione giudiziaria e sportiva della Juventus, che secondo il giornalista rischierebbe nuove sanzioni per presunte irregolarità nei bilanci anche dopo il cambio di dirigenza. Nonostante le sanzioni del 2023, secondo Ziliani, il club bianconero avrebbe continuato a redigere bilanci assai opachi, così come già accertato dalla CONSOB, ovvero l’autorità di vigilanza sui mercati finanziari. “Altro che bond Inter o Lazio, Juve rischia nuova penalizzazione e squalifica!”, scrive il giornalista.
Sappiamo che la Procura di Roma ha chiuso un nuovo filone d’indagine il 5 maggio 2025, relativo ai bilanci 2022 e 2023, non inclusi nei procedimenti sportivi precedenti. E secondo Ziliani ora la Procura potrebbe decidere per un rinvio a giudizio. E in quel caso gli atti passerebbero alla Procura FIGC, che potrebbe aprire un nuovo procedimento sportivo.
Juve nei guai con i bilanci: rischio recidiva e penalizzazione
Il giornalista parla di un rischio recidiva. E, in effetto, la Juventus sia già stata sanzionata per fatti simili. E ciò, a suo giudizio potrebbe (o dovrebbe) portare a sanzioni più gravi per la Juve: una nuova penalizzazione in Serie A e una possibile esclusione dalle coppe europee. Nel tweet il giornalista ricorda che la Procura ha tempo fino al 5 settembre per decidere se procedere con il rinvio a giudizio.
Poi ipotizza che la FIGC potrebbe contestare al club bianconero la violazione dell’art. 31 del Codice di Giustizia Sportiva, che riguarda la falsificazione di documenti. E non sarebbe escluso un intervento diretto della UEFA. Quindi la Juve rischia davvero una nuova penalizzazione in Serie A, potenzialmente più severa dei 10 punti inflitti nel 2023?
Per ora, oltre alle previsioni di Ziliani, c’è poco: mancano indizi concreti su quella che dovrebbe essere la decisione definitiva della Procura romana. A oggi nessun rinvio a giudizio è stato formalizzato. Inoltre, la Juventus ha sempre dichiarato di aver operato nel rispetto delle normative. In questo senso, il club proverà a difendersi sostenendo la correttezza dei propri bilanci.
“Sta succedendo che la Procura di Roma, che un anno fa chiese al club una nuova acquisizione di documenti relativi al bilancio del 30 giugno 2023 redatto dal nuovo management, dopo aver chiuso in data 5 maggio 2025 la sua indagine su questo nuovo filone di presunti illeciti amministrativi che, badate bene, non hanno fatto parte delle carte di cui si avvalse la Procura federale e che portarono la giustizia sportiva a penalizzare la Juventus (-10 punti) nel processo plusvalenze e a concederle il patteggiamento che le evitò il maxi processo per gli altri illeciti contestati (manovre stipendi ecc.), illeciti sui quali la CONSOB si è già espressa con una delibera ufficiale che certificava i bilanci della società “non conformi”, la Procura di Roma – dicevo – dovrà decidere adesso se procedere al rinvio a giudizio dei dirigenti“, si legge nel lungo tweet.
Ziliani precisa che si tratterebbe di un filone completamente nuovo. “Per esprimersi la Procura ha tempo 90 giorni a partire dal giorno di chiusura indagini che è stato appunto il 5 maggio scorso“. Ma, considerando il mese di sospensione estiva, la decisione dovrebbe essere presa e resa nota entro il 5 settembre prossimo.