Il Barcellona, l’Aston Villa e ora anche il Manchester City: l’olandese ha già una preferenza e l’Inter corre ai ripari
Prima si è scoperto della clausola, poi che non sarebbe scaduta il 15 ma a fine luglio… Sono dunque ancora alte le possibilità che Denzel Dumfries lasci l’Inter in questa sessione di mercato. Anche se il laterale olandese si trova bene a Milano e sarebbe contento di continuare in nerazzurro, l’idea di poter giocare in Premier lo ha sempre solleticato.
Inoltre, c’è un club in particolare che sembra incontrare il suo profondo gradimento. Si tratta del City di Guardiola. Dumfries ci andrebbe di corsa, consapevole di poter trovare un maestro capace di trasformarlo (o distruggerlo). E anche i Citizen sembrano interessati. Dopotutto, per il club inglese 25 milioni sono spicci.
L’unica possibilità per l’Inter è che lo stesso Dumfries o il suo nuovo agente Mendes si rendano conto che cambiando squadra l’olandese potrebbe andare incontro a delle difficoltà impreviste dal punto di vista tecnico e tattico. Sia al Barcellona che al City piacciono i giocatori tecnici, che sappiano giocare sempre palla a terra, di prima, dribblando e trovando soluzioni creative.
E Denzel è un giocatore di tutt’altra foggia. Uno che ha bisogno di essere lanciato in campo aperto e che difficilmente recupera palla pressando alto o inventa la giocata nello stretto.
Ci sta comunque che Pep Guardiola possa aver interesse a mettersi in rosa un’alternativa più fisica. E che sia dunque disposto a tollerare i limiti tecnici dell’ex PSV. Quanto al Barcellona, be’, sembra che in Catalogna non abbiano i soldi per pagare tutto in una sola volta e in contanti così come stabilito dalla clausola contrattuale.
L’alternativa a Dumfries: torna di moda Tchatchoua
Ci sono anche altri particolari da sottolineare. La scorsa stagione è stata la migliore in assoluto di Dumfries. E, i più attenti, hanno notato che le sue prestazioni sono diventati più costanti ed energiche proprio dopo il rinnovo. La clausola, l’ha sicuramente richiesta lui nel nuovo contratto. E perché? Probabile che avesse già in mente di andare via, dopo che più volte si era mostrato insofferente.
E se si fosse impegnato così tanto solo per avere quest’occasione di passare finalmente in Premier? Tutto può essere… In ogni caso, l’Inter si starà già guardando intorno. Luis Henrique, magari, era arrivato proprio per questo: in ottica di una cessione dell’olandese. Ma, dopo le prime uscite del brasiliano nel Mondiale per Club, è molto probabile che Chivu e la dirigenza si siano già resi conto di non poter affrontare una stagione intera con l’ex OM e Darmian.
Serve un altro Dumfries: un laterale bravo nella doppia fase, fisico, potente e di sacrificio. Niente Dodo della Fiorentina, né Dilane Bakwa dello Strasburgo (che, tra le altre cose, è più un attaccante che un terzino). Il nome ideale sarebbe quello di Jackson Tchatchoua. Ventitré anni, veloce, ben strutturato fisicamente, con esperienza in A e già educato ai compiti difensivi.
Anche secondo Sky Sports Svizzera, il club nerazzurro avrebbe messo nel mirino il terzino destro dell’Hellas Verona. Dopo essere già stato seguito nelle scorse settimane, Tchatchoua potrebbe tornare d’attualità. Anche se c’è un po’ di concorrenza. Sulle sue tracce, per esempio, c’è anche il Torino. Sempre secondo Sky Sports Svizzera, l’affare si potrebbe chiudere sulla base di 12 milioni. Pure qualcosina in meno. Aggiungiamo che da inizio mese sul belga del Verona c’è anche l’OM di De Zerbi e dal Galatasaray.
Buon giocatore, ma non la copia di Denzel
Dumfries è un bisonte. Quando parte, lo devi solo abbattere con i metodi bruti. Tchatchoua è più agile che fisico: è meno alto di Denzel, meno resistente e meno costante nella corsa. Il belga, pur essendo meno esplosivo, è di certo più veloce. In generale è meno verticale del laterale nerazzurro. Tecnicamente, il terzino del Verona ha più confidenza con la palla, con il dribbling e anche con i cross. Ciononostante, i numeri dicono che Dumfries è più incisivo: segna di più e fornisce più assist.
Il nostro caro Dumfries, con Inzaghi, è diventato un perfetto esterno da 3-5-2 puro. Uno indispensabile per attaccare lo spazio, inserirsi, creare superiorità e fare casino in difesa, opponendosi con la presenza. Tchatchoua è più equilibrato. L’impressione è che sappia difendere meglio e che sia in grado di leggere meglio il gioco degli avversari. Ma può gestire peggio le due fasi e smarrirsi del tutto se chiamato a preoccuparsi di troppi compiti.
L’Inter, a ogni modo, lo segue da parecchio e lo stima. Già un anno fa, come vi scrivevamo su questo sito, il belga era stato trattato da Ausilio in caso di partenza di Dumfries. L’idea è che possa crescere e diventare un ottimo laterale a tutta fascia. Magari dovrebbe partire come riserva. Per prendere il posto di Dumfries manca di esperienza internazionale e del carisma.