Il punto del presidente nerazzurro sul braccio di ferro fra Galatasaray e Fenerbahce per il centrocampista turco, presto il verdetto
Hakan Calhanoglu e l’Inter, un rapporto che sembrava destinato a sbiadire.
I primi segnali di allontanamento da parte del centrocampista turco nei confronti del club nerazzurro sono giunti a ridosso della partecipazione al Mondiale per Club, quando ha ricevuto la prima occhiata d’interesse da parte del Galatasaray mentre era indisponibile per infortunio.
Lui non si è tirato indietro dall’apprezzare il fatto che il club di cui è tifoso sin da bambino avesse manifestato la voglia di investire su di lui a partire dalla nuova stagione.
Così come si era immaginato che lo stesso Cimbom potesse presentare al cospetto della dirigenza nerazzurra la bozza del piano da portare avanti per raggiungere il trasferimento del cartellino del playmaker turco il prima possibile.
Trascorse settimane, però, solo contatti scarni e nessuna offerta concreta. E quel che agli occhi dei più appariva come l’affare del secolo, oggi è decaduto allo stato di una suggestione che potrebbe non trovare mai appigli. Amplificata enormemente dal solito botta e risposta mediatico.
Per Calhanoglu, però, si è fatto avanti anche il Fenerbahce, società rivale del Galatasaray in quel di Istanbul.
Nel testa a testa fra le due, questi ultimi sembrerebbero nutrire qualche convinzione. Eppure anche in questa circostanza, nonostante la forte stima per l’ex Milan, non sono pervenute offerte.
Una situazione paradossale che ha fatto riflettere parecchio il presidente nerazzurro Giuseppe Marotta, intervenuto nel corso dell’evento di presentazione della partnership con BYD.
Ancora nessuna offerta per Calhanoglu, l’Inter lo attende il 23 luglio
“Non vorrei che questa situazione diventasse un caso quando di un caso non si tratta, nel rispetto di tutte le parti coinvolte. Ci troviamo davanti a queste richieste fantomatiche che però non sono mai arrivate. Forse sono più suggestioni mediatiche”, ha affermato Marotta.
“Al momento non abbiamo ricevuto alcuna richiesta. Pertanto non c’è alcuna considerazione da fare né risposte da dare”, ha poi aggiunto.
Prima di aggiungere un dettaglio che dovrebbe assumere un ruolo fondamentale nello sciogliere le riserve sul futuro del centrocampista. “Lo attendiamo giorno 23 luglio al ritiro con il resto della squadra. In quell’occasione parleremo con lui, anche se non ha manifestato la voglia di andare via”, ha infine dichiarato il presidente.
Un colloquio da dentro o fuori, insomma.