Quella volta che Icardi fece infuriare Zanetti: sfogo leggendario

Il vicepresidente nerazzurro ha giustificato Lautaro e ha confermato la propria fiducia nei confronti dell’attuale capitano della squadra

Secondo Javier Zanetti, Lautaro Martinez non ha fatto nulla di imperdonabile dopo l’eliminazione dell’Inter dal Mondiale per Club, quando arrabbiato per la sconfitta si è lasciato andare a un commento a caldo davanti ai microfoni, lamentando mancanza di spirito di sacrificio da parte di alcuni compagni. Come sappiamo, quel riferimento, seppur non esplicito, ha fatto arrabbiare Calhanoglu e ha creato un po’ di subbuglio in spogliatoio.

Zanetti e Icardi
Quella volta che Icardi fece infuriare Zanetti: sfogo leggendario (AnsaFoto) – interlive.it

Intervistato in Argentina, Javier Zanetti ha confermatola propria fiducia in Lautaro, affermando di non avere difficoltà a giustificarlo. “Lo capisco“, ha dichiarato l’attuale vicepresidente nerazzurro, “perché ha grande senso di appartenenza. È stato un momento così, finisce la partita e hai il microfono davanti. Ricade tutto su di te. L’importante è ricostruire. Le cose si risolvono parlando“.

Dopodiché Zanetti ha ribadito di avere massimo rispetto per Lautaro, come giocatore e come capitano. Ha parlato del suo percorso di crescita esemplare e ha aggiunto che dopo lo sfogo l’argentino e Calhanoglu hanno postato una foto insieme, segno che la frattura è stata ricomposta. In pratica, per Zanetti, il connazionale è stato un bravo capitano anche in quel momento così delicato, valorizzando per l’ennesima volta il senso di appartenenza ai colori nerazzurri.

Da Icardi a Lautaro: Zanetti giudica i capitani dell’Inter

Questa reazione è molto diversa da quella che nel 2016 Zanetti espresse con un altro capitano argentino. Vale a dire Maurito Icardi. Ricordate? Era l’ottobre del 2016. Mauro Icardi, allora bomber, capitano e giocatore simbolo dell’Inter, pubblicò la sua autobiografia intitolata Sempre avanti. La mia storia segreta. Per pubblicizzare il libro, uscirono alcuni stralci di cui uno in cui Icardi attaccava la tifoseria nerazzurra.

L'autobiografia di Icardi
Da Icardi a Lautaro: Zanetti giudica i capitani dell’Inter (AnsaFoto) – interlive.it

Nel libro, Icardi rievocava un episodio accaduto dopo la sconfitta dell’Inter contro il Sassuolo per 3-1. Una gara del febbraio 2015. Ebbene, l’argentino raccontava di aver regalato la propria maglia a un bambino sotto la curva e che un capo ultrà gliel’avrebbe strappata dalle mani e rilanciata con disprezzo. A quel punto, Icardi avrebbe insultato il tifoso. A freddo, commentando quell’episodio nel libro, Icardi si era lasciato andare anche a delle minacce da boss.

Sono pronto ad affrontarli uno a uno“, si leggeva nella sua autobiografia. “Porto cento criminali dall’Argentina che li ammazzano lì sul posto, poi vediamo“. La Curva Nord la prese malissimo. Durante Inter–Cagliari, gli ultras nerazzurri risposero a Icardi con degli striscioni durissimi. In uno si leggeva: “Usi un bambino per giustificarti e tirarci fango in faccia. Non sei uomo. Non sei capitano”. E ancora: “Il bastardo sei tu che scrive cazzate per vendere di più”.

Il messaggio del vicepresidente all’ex capitano

E poi ci furono i cori e i fischi contro il numero 9. Finita la gara, alcuni tifosi si presentano sotto casa sua, e secondo alcune ricostruzioni, tentano addirittura di bloccarlo per prenderlo a schiaffi. In quell’occasione, Icardi e Wanda Nara si fecero proteggere dall’addetto alla sicurezza della loro abitazione. Sempre in quella serata, si espose anche Zanetti. E lo fece con la sua consueta signorilità, ma lanciando al connazionale un messaggio chiaro e severo.

Javier Zanetti
Il messaggio del vicepresidente all’ex capitano (AnsaFoto) – interlive.it

Intervenendo in diretta tv, Pupi, con la faccia delusa, affermò: “I nostri tifosi vanno tutelati. Ci sono situazioni che non ci sono piaciute“. Disse anche che il club avrebbe preso provvedimenti contro l’attaccante. Dunque il capitano del Triplete, già vicepresidente nerazzurro, volle prendere le distanze dal giocatore che fino ad allora aveva sempre difeso e giustificato.

E gli occhi di Zanetti sembravano dire anche altro… Denunciavano un chiaro disappunto. Probabilmente, anche lui si era illuso che Icardi potesse essere un buon capitano per l’Inter. Ma, con quelle sue parole, Icardi aveva di fatto rotto il patto di rispetto e mutuo sostegno che i giocatori dovrebbero avere con i tifosi e i colori nerazzurri.

Alla fine, Icardi venne multato, chiese scusa pubblicamente ed eliminò i passaggi incriminati dal libro. Ma il rapporto con la tifoseria fu irrimediabilmente compromesso, così come aveva già intuito che sarebbe stato Zanetti. Da lì in poi, ebbe inizio una lunga fase caratterizzata da tensioni. Fino al culmine: la fascia di capitano tolta e all’addio all’Inter.

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