Sucic ci ha illuso: ha gli stessi problemi del Brozovic prime

Nelle gerarchie di Chivu è stato sorpassato da Zielinski

Sucic si è perso dopo l’inizio sfavillante. Il grande impatto che ha avuto all’esordio contro il Torino ci ha un po’ illuso sul fatto che l’Inter avesse finalmente trovato un nuovo titolare per il proprio centrocampo.

Una sorta di erede di Mkhitaryan, pur avendo i due caratteristiche diverse, che si va invocando da due anni a questa parte, salvo poi scoprire che trovare uno più forte e intelligente, calcisticamente parlando dell’armeno è impresa assai ardua.

Sucic in azione con l'Inter
Sucic ci ha illuso? Ha gli stessi problemi del Brozovic prime (AnsaFoto) – Interlive.it

Sucic in calando: l’ultima da titolare il 30 settembre

Questo erede forse l’Inter ancora non l’ha trovato, pur essendo indiscutibile il valore del classe 2003 strappato alla Dinamo Zagabria per una cifra tutto sommato bassa: 14,5 milioni di euro più 2 di bonus e il 10% sulla futura rivendita.

Chivu lo ha impiegato subito al Mondiale al Club e nelle prime due giornate di campionato: già alla seconda contro l’Udinese, vittoriosa a ‘San Siro’ per 2-1, il ventiduenne nato a Zurigo non ha però confermato quanto di eccellente fatto coi granata.

Nelle prime 11 partite della stagione, Sucic ha:

  • Collezionato 10 presenze, per un totale di 427′;
  • Appena 3, però, le partite da titolare: contro Torino, Udinese e Slavia Praga. L’ultima, proprio coi cechi, risale al 30 settembre;
  • 2 assist (con Torino e Sassuolo) e nessun gol.

Gli stessi problemi del Brozovic prime

Sucic ci ricorda il primo Brozovic, a cui è stato e viene tutt’ora paragonato non solo in Croazia. Come il Brozovic prime, non ha (ancora) un ruolo ben definito. Siccome sa far tante cose, gli allenatori faticano a inquadrarlo tatticamente. Forse neanche lui lo sa.

Mezz’ala, play, trequartista: qual è davvero il suo ruolo? Per noi è una mezz’ala, ma oggi incompiuta: non ha ancora i giusti tempi di inserimento e la cattiveria necessaria per essere considerato un top o quasi del ruolo.

Come Brozovic di inizio avventura all’Inter, un inizio che in realtà durò per i primi due anni in cui spesso e volentieri veniva fischiato dal pubblico di San Siro, Sucic è un po’ molle.

Sucic con Kolarov, vice di Chivu, prima di una partita dell'Inter
Sucic come il Brozovic prime. Chivu: “È un po’ leggero” (LaPresse) – Interlive.it

Riproponiamo le parole di Chivu in conferenza dopo il match col Sassuolo del 21 settembre, in cui il croato ha realizzato il secondo e per ora ultimo assist: “È un bel giocatore e ha grandi margini di miglioramento, ma deve mettere anche forza. Nei duelli è un po’ leggerino“.

Magari non è un caso che, dopo la sfida col Sassuolo, Sucic non sia stato più schierato dal primo minuto eccezion fatta per la gara di Champions con lo Slavia Praga. Nella sfida successiva, a Cagliari, è rimasto tutto il tempo in panchina, poi:

  • 15′ con la Cremonese;
  • 21′ con la Roma;
  • 31′ con l’Union SG;
  • 17′ col Napoli.

Sorpassato da Zielinski

Dopo l’exploit col Torino, nessuno poteva prevedere che in breve tempo venisse addirittura sorpassato da Zielinski nelle gerarchie del centrocampo. Al ‘Maradona’, dopo l’infortunio di Mkhitaryan, Chivu ha inserito il polacco, titolare quattro giorni prima a Bruxelles. E stiamo parlando dello Zielinski lontano parente di quello di Napoli.

Zielinski in Napoli-Inter
Sucic sorpassato da Zielinski nelle gerarchie (AnsaFoto) – Interlive.it

È evidente allora come Sucic non stia convincendo Chivu anzitutto in allenamento. È molle anche ad Appiano? È il quarantacinquenne di Resita che lo vede ogni giorno, e del resto nessun allenatore prende delle decisioni che possono arrecargli un danno.

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