L’analisi sulla sconfitta col Milan, già la quarta in campionato

Maignan e Inter senza ferocia
Senza un Maignan in versione uomo ragno, probabilmente l’Inter non avrebbe perso il derby. Certamente, l’Inter ha fatto poco per vincerlo, specie nel secondo tempo. Specie dopo il vantaggio firmato Pulisic.
Errori individuali decisivi: Sommer come Handanovic
L’Inter ha perso perché è mancata ferocia, lo ha perso perché sul piano tecnico è stata deludente: da Lautaro a Dimarco, tutti insufficienti. L’ha perso, evidentemente, per degli errori individuali. Quelli di Calhanoglu: a centrocampo, errore che innesca il contropiede conclusosi con il gol di Pulisic. E ovviamente dal dischetto.
Quello di Sommer, la cui parabola somiglia sempre di più a quella di Handanovic. Se anche con un Sommer così, Josep Martinez non gioca… Al netto dell’incidente che ha avuto, ma lo spagnolo già prima era stato nuovamente accantonato.
Già persi 3 scontri diretti
Intanto quella di ieri è già la quarta sconfitta in campionato. Se l’Inter è ancora lì, è perché finora questo è stato il campionato del ciapanò. Soprattutto, è la terza su quattro scontri diretti: il dato è allarmante.
Il caso Luis Henrique
Chiudiamo con il caso Luis Henrique, ieri neanche entrato: giorni fa Sky Sport ha detto che “l’Inter è soddisfatta del brasiliano”. Siamo seri, ma come può esserlo? Ha speso 23 milioni e non gioca praticamente mai.
Manca Dumfries e Chivu, pur di non schierarlo (ricordate le sue parole sull’ex OM e su Diouf? “Non sono pronti per il calcio italiano”) mette Carlos Augusto che praticamente gioca con un solo piede, per giunta il sinistro. Parentesi: ieri più di quello non poteva fare. A gennaio servirebbe un altro laterale destro, perché è chiaro che Luis Henrique non può restare.





