Inter, dagli errori a Sensi fino ad Hakimi | Cos’è mancato contro la Sampdoria

Inter: i nerazzurri lasciano Genova con l’amaro in bocca aspettando di disputare il match contro la Roma. Scopriamo cos’ha fatto la differenza

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Stefano Sensi (Getty Images)

L’Inter, che dopo la sconfitta contro la Sampdoria pensa già al match contro la Roma, ha disputato un match, a Genova, senza dubbio difficile nel quale tra sfortuna ed errori (rigore di Sanchez ndr) i nerazzurri hanno dovuto arrendersi ad un punteggio veramente tanto amaro. Ma analizzando le scelte di Antonio Conte, si poteva fare di più? Forse. Come abbiamo visto nelle ultime partite, l’ingresso in campo di Stefano Sensi ha più di una volta cambiato faccia alla ‘Beneamata’ soprattutto nell’impostazione del gioco, senza dimenticare che il giocatore ex Sassuolo ha spesso un impatto positivo sulla fluidità della manovra del ‘Biscione’. Per tutte le altre news clicca QUI.

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Perché non metterlo? I 20 minuti di Christian Eriksen in campo, sempre più lontano dal progetto nerazzurro, in una partita delicata come quella di ieri, probabilmente non erano la soluzione ideale – anche se, magari, la scelta è dipesa anche da una condizione fisica del talento italiano non ancora ottimale. Giocare, poi, con Roberto Gagliardini e Ashley Young dal 1′ in maniera costante, rende il tutto più ambiguo. I match non si possono sempre recuperare nel secondo tempo con qualche cambio di qualità (basti pensare, appunto, ad Eriksen e Sensi). Una nota in più non casuale: Hakimi, a differenza dei suoi compagni di squadra, è stato l’unico che ci ha creduto fino in fondo, costringendo la retroguardia della Sampdoria a raddoppiarlo più volte grazie alle sue cavalcate. Alla faccia di quello che in Serie A avrebbe faticato ad imporsi…

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Achraf Hakimi (Getty Images)
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