Inter: Brozovic, Eriksen e l’importanza di avere interpreti di livello | I dettagli

Inter: contro il Benevento Eriksen ha fornito una grande prestazione per 90 minuti alzando per la prima volta il livello in nerazzurro

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Christian Eriksen (Getty Images)

L’Inter ritrova la vittoria in campionato grazie ad un successo sul Benevento mai messo in discussione (4-0). Una partita che ha visto Christian Eriksen titolare nel ruolo di regista della squadra, posizione in cui siamo stati abituati negli ultimi anni a vedere il solo Brozovic in pianta stabile. Ieri, però, per la prima volta da quando è in nerazzurro il Nazionale danese ha giocato un match più che sufficiente per ben 90 minuti di partita. Lo dicono le statistiche (oltre 120 palloni giocati e due occasioni da gol create) ma anche il campo stesso. Nella posizione di play, infatti, il giocatore sembra essere completamente a suo agio dando così ragione al tecnico Antonio Conte ma anche all’impegno di Eriksen stesso che, chiariamo, non ha disputato il match della vita ma dopo il gol vittoria nel derby di Coppa Italia sembra essere in crescita. Per tutte le altre news CLICCA QUI.

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Sorride lui, ma sorride anche l’Inter tutta a partire dal vice Stellini. Fino ad oggi, infatti, come detto il solo Brozovic regalava ai nerazzurri certezze in un ruolo tanto complicato quanto importante. Un lusso che forse nessuno in Serie A, ad oggi, può permettersi – soprattutto per il turn over dato che la ‘Beneamata’ martedì giocherà in Coppa Italia contro la Juventus e il centrocampista croato ha potuto rifiatare. Poi diciamolo: tenere costantemente un giocatore come il fantasista ex Tottenham in panchina, era uno spreco davvero esagerato.

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Eriksen e Hakimi (Getty Images)
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