Cessione Inter, dietro al no di Suning c’è lo scudetto | Ecco perché

Inter: tra la cessione dei nerazzurri e il sogno di conquistare lo scudetto Suning riflette sul migliore futuro possibile per la ‘Beneamata’

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Zhang (Getty Images)

Se da una parte l’Inter punta a raggiungere i migliori risultati possibili, come dimostra il bel successo raggiunto dai nerazzurri contro la Fiorentina ieri sera (0-2), dall’altra in società si stanno vivendo settimane veramente impegnative. La possibile cessione della società nerazzurra da parte di Suning, infatti, è ancora in ballo. Secondo ‘Tuttosport’, BC Partners avrebbe offerto al colosso cinese una cifra che sfiora gli 800 milioni di euro, debiti compresi. La decisione finale spetterà al Consiglio di amministrazione della società di Nanchino (ma anche ad Alibaba dato che la ‘Beneamata’ gli è stata data in pegno dagli Zhang). Ma per quale motivo il gruppo cinese non vuole retrocedere di un metro sulla sua valutazione del ‘Biscione’? Per due motivi.

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In primis perché la trattativa riguarda anche la percentuale di azioni da cedere, la governance, il potere di nomina dei dirigenti principali, la composizione del Cda e la struttura finanziaria dell’operazione tra le parti. In secondo luogo, Suning non pare così tanto intenzionato a mollare l’Inter, soprattutto in questo momento in cui il club è in lotta per lo scudetto e per la Coppa Italia. Se la ‘Beneamata’ si laureasse Campione d’Italia, regalerebbe un grandissimo prestigio anche alla società orientale. Proprio per questo, c’è la forte volontà da parte di Nanchino di saldare i 200 milioni che servono al ‘Biscione’ per quanto riguarda le spese tramite aumento di capitale (spiegata la valutazione di 1 miliardo di euro da parte di Zhang). Pare chiaro quindi che, più che altro, Zhang stia cercando dei soci affidabili che diano un appoggio al club in questo momento di difficoltà causa Covid. A tal proposito, gli svedesi di EQT e il fondo Mubadala in collaborazione con gli americani di Fortress, farebbero proprio al caso dell’Inter.

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Giuseppe Marotta Steven Zhang (Getty Images)
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