Il caso dell’argentino continua a tenere banco nel mondo del calcio. E c’è un precedente che preoccupa (e non poco) il mondo nerazzurro
C’è grande attesa per la decisione della Procura FIGC su Lautaro Martinez. La presunta espressione blasfema al termine di Juventus-Inter continua a tenere banco. Chinè avrebbe trovato il video con l’audio e quindi, a meno di clamorose sorprese, dovrebbe arrivare il deferimento nei confronti dell’argentino. Naturalmente, come spiegato in più di un’occasione, in quel caso il giocatore avrebbe due strade da percorrere.
Arrivare fino alla conclusione del TFN e rischiare una squalifica oppure patteggiare, pagare la multa e finire la vicenda qui. La sensazione è che decida di prendere la seconda via anche per non rischiare una sanzione molto dura. Ma c’è anche chi chiede a prescindere una squalifica per l’argentino visto che l’espressione blasfema è stata detta.
La posizione dell’Inter
La posizione dell’Inter in questa vicenda è sempre stata molto chiara. Il club ha sposato in pieno la linea di Lautaro (l’argentino ha detto di non aver bestemmiato ndr) e la conferma è arrivata da Marotta nel pre del Maradona ai microfoni di Dazn: “Una situazione molto stucchevole. Noi crediamo alla sua versione, cioè che non ha proferito alcuna espressione blasfema“. Una linea che potrebbe essere smentita dall’audio in mano a Chinè.
‘Caso’ Lautaro e la rivelazione di De Canio: “Presi due giornate di squalifica”
In questi giorni sono diversi i precedenti usciti fuori. E uno non sorride assolutamente a Lautaro Martinez. L’ex allenatore del Napoli De Canio in un intervento ai microfoni di Canale 21 ha ricordato le due giornate di squalifica prese per una situazione molto simile a quella dell’argentino.
“Andiamo nello spogliatoio al fine di Napoli-Lecce – ha svelato il tecnico – mentre sto nel tunnel passa Cavani e lo mando a quel paese con una parola un po’ volgare comunque non sentita da nessuno. Dietro, però, avevo uno della Procura e ho preso due giornate di squalifica. Il vaffa l’ho detto in silenzio tra me e me mentre camminavo“.
Una situazione simile a quella di Lautaro anche se un po’ differente. Ovvero in quel caso il Giudice Sportivo è riuscito ad intervenire nell’immediato per la presenza comunque di una prova. Qui l’audio non c’era e quando si mette in moto la Procura, l’ipotesi patteggiamento è assolutamente sul tavolo.
Lautaro verso il patteggiamento
Come spiegato in precedenza, Lautaro si avvicina al patteggiamento per chiudere in modo definitivo la vicenda e non andare incontro a nessuna squalifica. Ma avremo la certezza solamente dopo l’eventuale deferimento della Procura FIGC.