Le parole del tecnico dell’Inter alla vigilia della gara col Sassuolo
“Conterà la maturità abbinata alla concretezza, al capire i momenti per portare a casa l’obiettivo”. Lo ha detto Chivu nella conferenza stampa di vigilia della delicata sfida col Sassuolo valevole per la quarta giornata di Serie A. Il tecnico e la sua Inter non possono permettersi altri passi falsi in campionato dopo i due ko consecutivi contro Udinese e Juventus.
Dopo il match con l’Ajax, Chivu ha parafrasato José Mourinho con quel “Non sono scemo”. Lo stesso portoghese, adesso sulla panchina del Benfica, parlava ai tempi di “Rumore dei nemici”: “Ho altre cose a cui pensare – ha sottolineato l’allenatore interista – Il rumore dei nemici fa parte del gioco ed è sempre stato di attualità, tuttavia tiro avanti per la mia strada senza guardare in faccia a nessuno. La meritocrazia è il primo criterio“.
Chivu difende… La sua difesa, finita sotto accusa negli ultimi mesi: “È forte e fino a marzo tutto il mondo ne parlava, poi c’è stata qualche disgrazia e se ne sono approfittati ma non è giusto. Capisco le delusioni, ma la squadra fino a un certo punto ha fatto un’annata della madonna: ha gli attributi, per non citare altre cose…”.
Lautaro è recuperato, domani potrebbe partire dall’inizio: “Oggi si è allenato e si è messo a disposizione come aveva fatto mercoledì. Un capitano deve fare questo, capire i momenti non semplici. Non ha mai provato a tirarsi indietro, mercoledì non camminava nemmeno, però si è messo a disposizione e sono sicuro che sarebbe entrato anche in campo qualora fosse servito”.
Con il Sassuolo, che per Chivu può mettere in difficoltà l’Inter “con gli esterni e gli uomini in mezzo al campo”, debutterà dal primo minuto Josep Martinez. Sulla scelta di lanciare il portiere spagnolo a discapito di Sommer, riscattatosi ad Amsterdam, Chivu va di dribbling: “Posso dire che domani un Martinez giocherà…”.
Pio Esposito se Lautaro parte dalla panchina? “Qualche interrogativo devo lasciarlo, altrimenti è troppo facile… Nonostante il suo sviluppo fisico non fosse ancora partito esplodendo dopo, a livello mentale Pio c’è sempre stato – ha evidenziato Chivu esaltando le qualità dell’attaccante classe 2005 – Adesso è migliorato nel capire anche i suoi limiti e come superarli, come lavorare e migliorare. Il mio pensiero su di lui l’ho espresso sempre, poi stava a lui di meritare di stare nell’Inter. Certamente il Mondiale per Club lo ha aiutato“.
Chivu: “Diouf come play? Non credo sia possibile. Luis Henrique sa giocare anche spalle alla porta”
In conclusione Chivu ha risposto su Diouf e Luis Henrique, due dei nuovi acquisti che finora non si sono quasi mai visti: “Le partite che abbiamo giocato finora non ci hanno permesso di fare certi cambi. In quel momento loro non rientravano nelle cose che nella mia visione non servivano alla squadra, ma prima o poi toccherà anche a loro. Diouf è più mezzala, è predisposto a giocare da mediano in un centrocampo a due, come play non l’ho ancora provato. Non credo sia possibile, ma bisogna provarci.
Luis Henrique può giocare sia destra che a sinistra, non mi è dispiaciuto nemmeno quando ha fatto la mezzala a Monaco. L’ho provato in quel famoso 3-4-2-1 e ha fatto bene. Sa giocare anche spalle alla porta, ha superato quel momento di difficoltà iniziale e sta facendo vedere belle cose. Avrà la possibilità di far vedere le sue qualità”.