Il Presidente dell’Inter ha risposto anche sul tema nuovo stadio col Milan a margine della Laurea Honoris Causa conferitagli dall’Università Bicocca
“Per me è una giornata particolare, un’emozione straordinaria”. Lo ha detto Beppe Marotta dopo aver ricevuto la Laurea Honoris Causa in ‘Marketing e Mercati globali’ dall’Università Bicocca di Milano. A margine della cerimonia, il Presidente dell’Inter ha risposto su diversi temi: da Chivu al futuro di Ausilio passando, inevitabilmente, dal nuovo stadio.
“Mai pensato all’esonero di Chivu”
“Chivu? Sono molto ottimista e colgo l’occasione per dire che non è per niente una situazione di emergenza. Sono stati espressi tanti giudizi che sono azzardati. Chivu impersonifica valori importantissimi, quello del senso d’appartenenza: è stato sei anni nel nostro settore giovanile e, soprattutto, è un allenatore preparato.
Non abbiamo mai pensato al cambio di allenatore, che a mio avviso deve essere fatto quando ci sono presupposti drammatici. L’Inter non ha questi problemi”.
“Ausilio resta”
“Piero è nato nell’Inter e ha il DNA dell’Inter. È un professionista affermato oltre che un mio valido collaboratore. Il suo futuro non sarà lontano da Milano, questo posso dirlo in modo molto concreto“. Marotta conferma definitivamente quanto scritto da Interlive.it, ovvero che Ausilio resta all’Inter nonostante la ricca offerta dell’Al-Hilal.
“Nuovo stadio: ecco la verità”
“Oaktree è pronto a confrontarsi con la Commissione. In questi giorni ho letto dichiarazioni pesanti su presunti lati oscuri sugli investitori, quanto invece le cose vengono fatte con massima trasparenza. Siamo a disposizione per un confronto.
🗣️ #Inter – Beppe #Marotta a margine della cerimonia per la Laurea Honoris Causa alla Bicocca: “É un’emozione straordinaria, diversa dalle altre. L’obiettivo è continuare a regalare soddisfazioni a questo club”
“#Chivu è molto intelligente, ha un metodo di lavoro moderno.… pic.twitter.com/4dQtiMg4ox
— calciomercato.it (@calciomercatoit) September 26, 2025
Milano ha bisogno di uno stadio nuovo e moderno. Auspico che non ci siano preclusioni perché Milan e Inter agiranno nella massima trasparenza. È un’esigenza dei due club, nonché della città di Milano e del sport italiano in generale anche in ottica degli Europei del 2032″. Lunedì il Consiglio comunale decisivo.